Racconti di Carlo Gragnaniello

Nato a Napoli (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Poesie, in Umorismo, in Frasi per ogni occasione, in Proverbi e in Diario.

Scritto da: Carlo Gragnaniello
Forse ho imparato qualche cosa dalla vita...
Ho imparato che la vita è come un pagliaccio... perché a volte ti fa brutti scherzi inaspettati.

Ho imparato ad non essere come gli altri ma accettarmi come sono.

Ho imparato che non importa quanto sia buona una persona... perché prima o poi ti... [continua a leggere »]
Carlo Gragnaniello
Vota il racconto: Commenta
    Scritto da: Carlo Gragnaniello

    Il Prigioniero di Auschwitz

    Capitolo: 1
    La memoria è una delle virtù, uno dei doni che un essere umano, persino un animale possa avere.
    Ricordare il 27 gennaio 1945, deve essere un atto per contribuire e rendere partecipe tutta l'umanita, con il conseguente motivo per non dimenticare, affinché, la memoria ci renda liberi.
    Perché dico... [continua a leggere »]
    Carlo Gragnaniello
    Vota il racconto: Commenta
      Scritto da: Carlo Gragnaniello

      Il Prigioniero di Auschwitz

      Capitolo: 2
      Io oggi 27 gennaio 2010 non voglio dimenticare l'atrocità umana ma qesto non è una motivazione valida perché io sono stato un superstite di quel tremendo e vergognoso genocidio umano... io oggi voglio anche testimoniare a favore di milioni e milioni di ebrei sterminati privati dalle lore... [continua a leggere »]
      Carlo Gragnaniello
      Vota il racconto: Commenta
        Scritto da: Carlo Gragnaniello

        Il Prigioniero di Auschwitz

        Capitolo: 3
        Il 1938 fu un anno particolare, anzi più che un annata particolare fu un incubo.
        Fu anche l'annata di nuove regole, di nuove leggi ma sopratutto delle cosidette leggi razziali contro gli ebrei, il Duce nello stesso hanno fecè pubblicare il manifesto della razza ovvero un documento dove accordava... [continua a leggere »]
        Carlo Gragnaniello
        Vota il racconto: Commenta
          Scritto da: Carlo Gragnaniello

          Il Prigioniero di Auschwitz

          Capitolo: 4
          Il tragitto sul camion fu stancante, da Salerno arrivamo nel campo di raccolta di Fossoli, per un mese restammo assegnati nel campo dei razziali, li trovammo nostro zio Massimo, era il terzo fratello di mio padre, egli non viveva a Napoli come era stata destinata tutta la mia famiglia, mio zio... [continua a leggere »]
          Carlo Gragnaniello
          Vota il racconto: Commenta
            Scritto da: Carlo Gragnaniello

            Il Prigioniero di Auschwitz

            Capitolo: 5
            Ci rinchiusero in questi grandi e stretti vagoni di legname utilizzati per il trasporto del bestiame, si respirava una puzza terribile nei vagoni, il tragitto in treno fu insorpottabile anzi peggio del tragitto sui camion, ricorco che quando il treno si fermava, in qualche zone di collina oppure... [continua a leggere »]
            Carlo Gragnaniello
            Vota il racconto: Commenta
              Scritto da: Carlo Gragnaniello

              Il Prigioniero di Auschwitz

              Capitolo: 6
              Nel frattempo ci venivano consegnate anche delle divise dal color grigio-azzurra, più che divise erano dei stracci, non avevamo divise anzi non avevamo assolutamente nulla, con la matricola del nostro nuovo nome dove vi era raffigurata anche la stella di Davide, dopodiché ci assegnarono le... [continua a leggere »]
              Carlo Gragnaniello
              Vota il racconto: Commenta
                Scritto da: Carlo Gragnaniello

                Il Prigioniero di Auschwitz

                Capitolo: 7
                Mio fratello Giorgio era inriconoscibile aveva le sembianze di uno scheletro vivente, la fame lo aveva smagrito ed era debole aveva perso tutta la sua forza.
                Il rapporto che ebbi con mio fratello in quel periodo fu piò forte che mai, divenne per me una specie di migliore amico.
                Più passava il... [continua a leggere »]
                Carlo Gragnaniello
                Vota il racconto: Commenta
                  Scritto da: Carlo Gragnaniello

                  Jack Green

                  In una fredda mattina dell'autunno del 2001, mio padre venne a mancare, ricordo questa data come se fosse oggi, una data scolpita nel petto come un tatuaggio indelebile oppure come una vecchia cicatrice difficile da risanarsi.
                  Ricordo che quando misi piede in quella grande struttura biancastra... [continua a leggere »]
                  Carlo Gragnaniello
                  Vota il racconto: Commenta