Scritta da: Sir Jo Black
in Poesie (Poesie personali)
S
Se ti amo,
speranza,
sarò ferito!
Se ti odio,
speranza,
sono disperato ...
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Se ti amo,
speranza,
sarò ferito!
Se ti odio,
speranza,
sono disperato ...
Soffro...
ad ascoltare.
Soffro...
a guardare.
Non soffro...
per sentire.
Non soffro
per vedere.
Soffro per capire.
Signori e buona gente,
venite ad ascoltare:
un caso sorprendente
andremo a raccontare.
È successo a Milano
e tratta di un dottore
che è caduto nel video
del suo televisore.
Con qualsiasi tempo,
ad ogni trasmissione
egli stava in poltrona
a guardare la televisione...
Ma un dì per incantesimo
o malattia (che ne dite?
Non può darsi che avesse
la televisionite?)
durante un intervallo
con la fontana di Palermo
decollò dalla poltrona
e cadde nel teleschermo.
Ora è là in mezzo alla vasca
che sta per affogare:
parenti, amici in lacrime
lo vorrebbero aiutare;
Chi lo tira per la cravatta
chi lo prende per il naso
non c'è verso di risolvere
il drammatico telecaso.
Piccole gocce di sale,
ampolle di dolore
da quegli occhi stanchi di soffrire...
Con l'acido
scioglierei questo grigio cielo,
mi penetra l'anima!
In mille colori sfumerebbe,
fiorirebbe nel suono dei sogni.
Ma realtà mi assale:
Non son permessi sogni,
ne fughe.
E attonito la guardo
dalla linea grigia...
insieme a loro...
Rotta è l'anima.
Cocci...
leggono un tempo che non è più.
Anima in pezzi.
Ogni pezzo dolore.
Ogni notte,
agli occhi della casa senza tetto,
portano infinita gioia mille stelle.
Poi accade:
specchio colpito da un sasso,
il cielo si rompe e cade,
precipitano giu le stelle.
A cento a cento rotolano via,
annegano nel fiume che sgorga dallo sguardo.
Sguardo perso nel vuoto cielo infranto.
Pianto triste porta via la luce.
Scaglie buie di nero cielo,
tagliente vetro,
si conficcano nelle membra.
Con dolore le staccherai
ad una ad una,
le riporrai al tuo fianco.
Aggiungerai ogni luce non scivolata via.
Nel vuoto aspetterai nuovo vento,
gli donerai: scaglie, luci e lacrime.
Al suo soffio chiederai:
-"Sali in alto!"
-"Porta lì su il mio dono!"
-"Ricomponi cielo e stelle!"
Riposerai aspettando...
Ogni notte,
agli occhi della casa senza tetto,
portano infinita gioia mille stelle.
Nella mia notte,
gocce di luce,
stelle cadono.
Mani tese a prenderle,
mani vuote.
Occhi bagnati:
osceno mare nero
a spegnerle.
Perversi percorsi,
in false felicità,
vivendo di morire!
Hai visto quel sole freddo?
"Gela il tempo", dici.
Fermo, amaro ci guarda; vedo.
Ombre nel biancore,
mano nella mano, noi;
voltiamo le spalle.
andiamo...
via...
insieme...
NOI.