Poesie inserite da Silvio Squillante

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Scritta da: Silvio Squillante

14-12-2010 "Roma"

Urla! urla! urla...
fino a sentire il fremito dell'uguaglianza
che tutti dicon di vendere.
Corri! corri! corri...
sul valzer cadenzato dei tuoi ideali pulsanti.

Protesta! protesta! protesta...
muro invalicabile prima del nostro cuore.
Violenza! violenza! violenza...
deflagrazione in bocca alla bambina
che porta il nome di "libertà".
Composta giovedì 16 dicembre 2010
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    Scritta da: Silvio Squillante

    La poesia ovvero

    Bastò un distico di Rimbaud
    a sradicare la mia esistenza
    dai valori a tutti noti.
    Bastò quel respiro per inseguir
    la parola che "parla da sé"
    per ritrovarmi, poi, appeso
    come cencio nel fiume della poesia.

    Sarò violento ed arroventato,
    nero figlio del mio stesso bruciare
    e con mano ferma segnerò
    l'attimo più alto del mio impetuoso ardere.
    Sarò lo spirito pigro e privo di fiamma
    che appoggiato alle "sue stelle"
    ammirerà di esse la bellezza e la frammentarietà.
    Composta venerdì 10 dicembre 2010
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      Scritta da: Silvio Squillante

      Un indifeso ricordo

      Uno stridente tintinnino di lacrime,
      mille cerchi concentrici
      nascono, goccia dopo goccia,
      nell'ormai saturo specchio liquido,
      un indifeso ricordo.
      Lastra fredda e luminescente
      sulle gote del giovinetto
      che schiacciato nel suo viso
      ammira stupefatto
      la magia della neve,
      un indifeso ricordo.
      Osservare in silenzio il corpo tuo
      mentre fai finta di dormire,
      distesa dolcemente sul fianco
      illuminata e cullata dal nostro amore,
      un indifeso ricordo.
      Composta venerdì 10 dicembre 2010
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        Scritta da: Silvio Squillante

        Un braccio teso verso il tuo viso...

        Un braccio teso verso il tuo viso,
        caldo formicolio nello stringersi delicato di dita.
        Accoglienti lacrime,
        figlie inattese della gioia,
        solcano le tue limpide iridi.
        Insegnami a lenire la felicità di soffici pensieri.
        Un inaspettato bacio raggiunge
        le tue labbra dischiuse in sorriso,
        un'inaspettata carezza, un inconfessato desiderio.
        Chiudi gli occhi adesso, non per sognare,
        ma per evitar di capire che fuori
        il mondo non è ancora pronto per il vero amore.
        Composta venerdì 10 dicembre 2010
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          Scritta da: Silvio Squillante

          Tra nuvole venate di buio...

          Tra nuvole venate di buio
          dipano gli incomprensibili schizzi del mio cuore.
          Ansioso è il muscolo scuoltore di sogni,
          unico e folle moto perpetuo
          di una ipocondriaca anima
          malata di carezze.
          Spossata, silenziosa ed esitante
          la mia mano si adagiò
          tra le tue, lesinando amore.
          Ho bisogno di qualcuno
          con cui camminare piano;
          qualcuno che mi manchi
          tanto da sentirlo nel silenzio;
          qualcuno che mi insegni a stupirmi
          proprio come un bambino.
          Composta domenica 5 dicembre 2010
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            Scritta da: Silvio Squillante

            Osservando la realtà

            Si perde lo sguardo nel firmamento terreno
            un calmo, lontano, colore unico.
            Ben riconoscibili i versi di cornamuse,
            sentori di vita, misti a sentori di sale.
            Un vento freddo di Norvegia,
            tanti fili d'erba mi urlano
            la bellezza del mio mondo
            sotto la pioggia di impavide onde.
            Bussa alla porta dei sogni la realtà...
            "ho di nuovo le ali, salterò nel vuoto per essere libera".
            Composta domenica 21 novembre 2010
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              Scritta da: Silvio Squillante

              Maledetto è il giorno in cui son nato

              Dei pensieri è assordante il canto,
              una familiare sensazione di soffocamento
              mi persuase nel tirar giù
              le tende dall'indifferenza.
              Sempre meno cupa è la finestra
              che ha sempre avuto tanto da nascondermi.
              La luna da onnisciente narratrice
              s'accende di un inquietante pallore.
              Bacco si abbatte su una vetusta anima,
              maioliche bagnate da nere ombre,
              lunghe le mani, rossi gli occhi.
              L'ingenuo fanciullo
              capisce che inutile
              accende la bagnata luce dei suoi occhi,
              contro tenebre cosi vere.
              Composta sabato 6 novembre 2010
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                Scritta da: Silvio Squillante

                Attimo di libertà...

                Attimo di libertà
                quando un prigioniero
                ammica nel troppo sole
                come una talpa
                dalla sua tana

                Primo viaggio di un ragazzo
                lontano da casa.

                Quel attimo di libertà.
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                  Scritta da: Silvio Squillante

                  Il sogno è un alberto cavo...

                  Il sogno è un albero cavo
                  che mi ospita
                  ogni qual volta gli occhi,
                  neri come nuvole,
                  lascian scivolar via la mia vita.
                  La visione onirica è un desiderio
                  detto in punta di labbra ad un angelo,
                  è uno sconcio pensiero
                  raccontato ad una prostituta.
                  Flebili battiti di cuore
                  e rughe profonde;
                  rivelan sempre sinceri disegni
                  di bambini singhiozzanti.
                  Composta sabato 23 ottobre 2010
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