Le migliori poesie inserite da Klara Erzsebet Bujtor

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Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor
Ho sentito dire,
che il cielo ha gli occhi
e vede tutto,
tutto che succede nel mondo.
Il vento li ha visti attraversando mari e monti,
raccontando a tutti,
agli alberi e cespugli,
ai fiori e l'erba verde
d'ogni animale di boschi e praterie,
alle farfalle e formichine,
che ha visto,
il cielo ha gli occhi.
Splendono lucenti quando vedono il mondo sereno, di bontà d'animo dell'uomo buono,
e si coprono di nuvole scure e piangono piovigginando,
quando vedono la Terra soffrire della cattiveria di uomini duri di cuore,
ed oggi è piovuto mentre passeggiavo sul campo assonnato,
sola, sotto la pioggia l'affanno nel cuore offeso.
Sono sicura
che ha visto la notte fonda nel chiarore della luna,
che io ho pianto,
e nel silenzio del campo solitario mi ha coperto di pioggia battente,
ed io lo so davvero,
non è una bugia,
che il cielo ha gli occhi.
Composta lunedì 2 marzo 2009
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    Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

    La fretta

    Se stà a fà sera e nantra giornata de lavoro se n'è annata:
    c'ho l'ossa tutte rotte, la capoccia frastornata.
    Cammino senza prescia, tanto, che devo fa?
    Si torno a casa me tocca pure sfacchinà!
    Sur viale del tramonto me fa l'occhietto er sole,
    e dopo nà giornata a dà i resti a chi li vole,
    l'osservo m'bambolato, come fosse, nà visione.
    Me fermo lì a guardallo, ma chi l'avrà inventato?
    È bello forte, nun l'avevo mai notato!
    Sempre a combatte, sempre appresso a tutti i guai,
    splende splende, ma nun m'o godo mai.
    È robba che co quell'aria bonacciona e rassicurante,
    riuscirebbe a fà sentì amico ogni viandante.
    Stà palla arancione m'ha messo pure arsura, ma, ahò!
    Nun so mica nà monaca de clausura!
    E allora ò sai che nova c'è? Io nun c'ho più fretta
    e me butto drent'ai meandri dè nà fraschetta.
    Con le zampe sotto ar tavolino,
    e in compagnia dè n'ber fiasco de vino,
    me guardo intorno soddisfatto,
    finalmente ho smesso de sbrigamme come un matto!
    E mentre er Cannellino m'arriva ar gargarozzo
    Rido cò n'amico e ordino nantro litrozzo.
    La vista me se annebbia ma non la mia coscienza
    che se mette a riflette sull'umana esistenza:
    a che serve stà sempre a core pè tutte le raggioni
    si so quasi sempre rotture dè cojoni!
    Composta mercoledì 23 giugno 2010
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      Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

      Il sospiro dell'infinito

      Oggi è meraviglioso il campo
      sparso di papaveri e margherite,
      come il cielo quando pieno di stelle
      che fa tanto sognare,
      chi lo mira con il cuore sereno,
      e tutta questa bellezza ha la sua fine
      e i sogni si mutano nella speranza,
      che è il sospiro dell'infinito.

      Solo il tempo dura nel tempo
      e gira intorno a se stesso.
      non ha né capo né coda,
      e gira, gira gira,
      e puzza di fiori appassiti
      e di nostri cadaveri.
      Composta martedì 9 giugno 2015
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        Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

        Mi spacca il cervello

        Mi spacca il cervello
        l'essere umiliata,
        perché sono misera di denaro,
        e uno zerbino per pulire i piedi
        che puzzano di avidità, invidia e superbia.

        Mi spacca il cervello
        perché con i quattrini si misura la felicità,
        che illumina la via da seguire
        dritto all'inferno.

        Mi spacca il cuore,
        che l'amore costi così tanto,
        e restino solamente le piccole stelle
        a consolarmi.
        Composta giovedì 1 ottobre 2015
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          Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

          Fosse oggi, forse mai

          Il prato di bianche margherite
          scintilla dalla muta rugiada,
          dai primi raggi solari
          del sol levante,
          e il lieve vento appena sfiora
          quest'incanto,
          la nascita del giorno,
          che promette una vita tranquilla,
          e tutti crediamo che avvera
          prima o poi,
          che fosse oggi,
          che fosse domani,
          o forse mai,
          fosse solo altrove,
          dove vanno i nostri sogni
          che ci attendono a raggiungerli,
          finalmente realizzati
          nell'eterno respiro.
          Composta domenica 26 giugno 2016
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            Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

            Senzatetto

            Ho cambiato casa
            perché così voleva il destino
            per una più grande
            da terra a cielo
            senza porta e finestra,
            con una magnifica soffitta
            che la notte si illumina
            di stelle.
            Il salotto è sempre pieno di gente,
            vanno e vengono
            con fretta rumorosa,
            solo i cani si fermano,
            e lì offro le mie pene,
            che bagnano le mura
            e scodinzolando si allontanano.
            Il letto è sempre da rifare,
            dormire è la cosa migliore,
            quando la fame e la dignità
            fanno della realtà cruente
            sogni meravigliosi.
            Composta mercoledì 3 agosto 2016
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              Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

              Un vago pensiero

              In ognuno di noi c'è l'intero mondo
              e se amiamo se stessi,
              amiamo il mondo,
              ciò che ci somiglia,
              ciò che i nostri occhi vedono
              il cuore che sente,
              e quando si fa male
              a qualcuno o qualcosa
              si spezza il cuore della vita,
              che guarisce solo
              quando cerchiamo a
              migliorare noi stessi
              e il mondo.
              Composta sabato 3 settembre 2016
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