Le migliori poesie inserite da Klara Erzsebet Bujtor

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Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

Pensieri rumorosi dell'anima

Pensieri rumorosi dell'anima
rimbalzano sulla rugiada,
che copre il campo dormiente,
tacciono i nidi, e
il sole illumina terre lontane.

Con passi giganti
passa la vita,
e la mia anima non vuol seguirla,
ma restare la,
m'è gentil quiete,
dove acquetano
i miei pensieri
rumorosi.
Composta lunedì 31 agosto 2015
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    Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

    Rugiada d'amore

    Voglio toccare l'infinito cielo
    e prendere una nuvola
    per far sgorgare le lacrime degli angeli
    sul mio viso triste,
    e strappare un raggio di sole
    per avvolgere il cuore dolente,
    e una luminosa stella
    per fermare la morte lenta.

    Voglio che il vento soffi dolcemente,
    che asciughi le lacrime,
    e prendere in mano la mia amarezza
    e nascondere sotto la polvere di stelle.

    Voglio toccare l'infinito cielo,
    lo desidero perdutamente,
    e prendere una stella luminosa
    a racchiudere nella mia anima sofferente,
    e bagnarmi le labbra con la rugiada d'amore
    per alleviare il dolore di mio cuore dolente.
    Composta martedì 3 novembre 2015
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      Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

      Rammarico

      Mi strugge l'anima
      questo spietato tempo,
      che corre via,
      lontano, lontano,
      e lascia dolore,
      tanto dolore,
      e una gran paura della morte.
      Guardandomi nello specchio
      il cuor si ferma,
      e con urlo negli occhi,
      quello che mi par di vedere,
      un incubo maligno,
      brutta visione.
      La giovinezza, che non è più mia
      che ho già perduto,
      e quel poco che mi rimane della vita
      è tutti i malanni della vecchiaia.
      Oh, tempo... ancor... in forse.
      Composta martedì 26 marzo 2019
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        Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

        Natale

        Guardo in silenzio i fiocchi di neve,
        che scendono danzando dalle nuvole grigie,
        e si posano dove il vento le lascia dolcemente cader,
        e poco a poco coprendo tutto quanto,
        con un soffice tappeto candido.
        Il vetro si appanna dal mio respiro, e
        si spegne lo sfavillante bianco nei miei occhi
        spalancati dallo stupore,
        di questa bellezza inaudita,
        ma la magia continua,
        perché sotto le tremule stelle
        in una misera capannuccia
        nascerà un dolce bambino
        che porterà amore, pace e calore,
        nel mondo, che soffre.

        Natale ogni anno torna
        e ogni volta si rinnova e rafforza la mia fede,
        e dico una preghierina,
        col cuore pien d'amore.

        – Soave Gesù, il figlio di Dio,
        non voglio che soffre per i nostri peccati e
        lo aiuterò a portare la grave croce,
        pregando insieme con lui,
        che insegna a tutti noi a non odiare,
        invidiare, rubare e far le guerre,
        solo amare, amare, amare,
        se stessi, ed ogni creatura mirabile del nostro mondo
        lasciati soli nella solitudine
        in quell'immenso infinito,
        da dove veniamo... E in essa torniamo.

        Buon Natale.
        Composta mercoledì 19 dicembre 2018
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          Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor
          Mamma,
          Sono inguaribile fragilità,
          non la sopporto la tua mancanza,
          ovunque ti cerco,
          "sei qui?"
          "mamma, ci sei?"
          l'alito del silenzio tace,
          silenzio muto, silenzio, che odo,

          sono inguaribile fragilità,
          mai sentita cosi sola nel mezzo delle genti allegri
          tra le braccia della sorte,

          sono inguaribile fragilità,
          mi si spezza il cuore ogni volta penso a te,
          a me,
          che ci abito nello strazio
          senza voler cambiare,

          sono una dannata anima irrequieta,
          che versa ogni sua lacrima amara
          nelle righe della poesia,

          sono inguaribile,
          dannata
          poeta.
          Composta lunedì 13 giugno 2011
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            Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

            Magnifici fiori

            Nel giardino dell'uomo ambizioso
            il prato è curato scrupolosamente,
            pare un soffice tappeto portato dal lontano oriente,
            per far affondare i piedi nel dolce ozio.
            Ma il prato incolto bianco di margherite,
            che sembra neve d'estate,
            è ancor più bello quando si piena di graziosi fiori
            carichi di colore,
            che la natura dona a questo mondo
            incapace di amare,
            rispettare, sognare,
            e così anche gli alberi e cespugli mutilati,
            dandoli forme pazzesche per stupire i stupidi,
            e i carri di fiori per festeggiare i fiori,
            che a veder mi mette in tristezza,
            quanti sono a gustare quel massacro
            dei magnifici fiori d'una bellezza inaudita,
            preziosi che brillano così belli,
            che solo pittori, poeti ed anime sensibili
            possono ammirarli e rispettarli
            con cuore sincero.
            Composta martedì 24 gennaio 2017
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              Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor

              Voglio che il mondo sappia di me

              Voglio che il mondo sappia di me,
              che ho vissuto una vita squallida,
              senza gloria,
              senza con un mio piccolo merito
              di essere umana.

              Ho camminato a lungo
              in me tutti i sogni del mondo
              e non ho visto il colore del cielo
              dal velo opaco del male
              sui miei occhi
              e con crudel ferite dolenti,
              che mai lottato per la libertà

              E mi viene da ridere,
              se c'è ancora qualcuno
              che crede negli angeli,
              quando la bomba che scoppia,
              e il mare inghiotte le speranze,
              l'amante uccide l'amorosa donna,
              e i bambini giocano con il telecomando,
              e l'ingiustizia inaudita
              senza timore può uccidere.

              Il mondo è come un cane randagio
              pieno di pidocchi e sanguisughe
              e muore lentamente
              davanti agli occhi indifferenti
              questa umanità demente.
              Composta domenica 10 aprile 2016
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