Poesie preferite da Enzo Manzi


Scritta da: Marisa Marimare

Luce

Sei per me la luce,
non la luce scortese del sol Leone,
ma del tramonto che illumina il cielo di rosso,
e acquieta il mare fino a farlo diventare piombo.

Sei per me la luce,
una speranza in una lacrima di dolore;
rischiari i miei occhi un po' alla volta,
togliendomi il velo della cecità.

Sei per me la luce,
uno spiraglio in un mondo di tenebre,
un calore nel gelo del mio cuore;
e distendi la mia pelle dal tremolio della paura.
Composta martedì 12 gennaio 2010
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    Scritta da: Marisa Marimare

    Equilibrio

    Finalmente t'ho trovato,
    equilibrio da tempo anelato.
    Ho chiesto ai saggi dov'eri finito,
    alle montagne se dall'alto t'avevan visto.
    Ho provato a cercarti nella speranza,
    bramando la tua stabilità ancor più dell'oro.
    Ho anche bussato alle porte del mondo,
    sfociando in un grido moribondo;
    ormai inerte e priva di forza,
    gli occhi ho chiuso in segno di resa.
    Ma nel buio più recondito t'ho trovato,
    dove dal mio cuore non ti sei mai allontanato!
    Composta giovedì 19 novembre 2009
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      Scritta da: Marisa Marimare

      Tu

      Allunghi la tua mano verso di me,
      è una mano sussurrante,
      ascolto le sue delicate parole...
      trema al contatto di un possibile sogno,
      timidamente si emoziona!
      La tua mano crea disegni ricamati d'amore
      e sorride avendo il cuore in sé.
      Composta martedì 17 novembre 2009
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        Scritta da: Marisa Marimare

        Occhi d'aprile

        Nel suo sguardo
        nacque Lei...
        Concepita nell'amore...
        Era, una domenica ricca di silenzi,
        leggiadri i pensieri
        venivano arricchiti dai teneri affetti...
        un raggio di sole raccoglieva
        l'inquietudine dissolvendolo nel nulla,
        e nasceva l'Aprile di una primavera...
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          Scritta da: Marisa Marimare

          La tana

          Rifugio primordiale
          il grembo della madre
          calore e protezione
          son gli elementi della tana,
          ma poi al compimento
          vieni espulso
          freddo e tremore
          fintanto che non vieni accolto
          sul seno tiepido e accogliente.
          Seconda tana, morbida culla
          ornata di pizzi e di merletti
          dalla quale i tuoi vagiti
          esprimono bisogni d'amore e d'attenzioni.
          Crescendo poi negli anni verdi
          il letto tuo ritorna tana,
          sul quale puoi fantasticare,
          fare progetti arditi, sognare l'amore,
          piangere sulle tue prime delusioni.
          Nella maturità il tuo lettone
          viene condiviso con la persona amata,
          dolce giardino, dove raccogli frutti
          pieni di nettare d'amore.
          Tana e rifugio se chiudi la porta
          puoi raccogliere te stesso
          leccarti le ferite,
          a volte inferte dalla vita,
          a volte provocate dalla tua stessa stupidità.
          Ultima tana è quando ti reclama
          la nemica morte
          aneli d'essere nel tuo letto a casa
          fra le tue cose amiche,
          dopodiché la fredda terra
          sarà la tua dimora.
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