Poesie inserite da Dora

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Scritta da: Dora

I colori del Natale

Sogno un Natale bianco di neve e di bontà
Rosso come l'amore e verde di speranza
Con l'oro della luce e della ricchezza
E l'argento di stelle
Che illuminano il cielo buio della vita
Spero in un Natale a colori
Come l'arcobaleno che rallegri i cuori
Dopo la tempesta di giorni amari
Un albero decorato di pane
Che sfami la gente che non ne ha
dolcezza per nutrire l'anima
e parole di conforto per l'umanità
Sogno dei doni che siano pace
Tolleranza, gentilezza e perdono
Per me non desidero niente
Mi basta il sorriso della gente.
Composta lunedì 20 dicembre 2010
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    Scritta da: Dora
    Capitolo sesto
    Parla il colpito
    (opera di Rino Gaetano)

    Un dì, nel cammino della speranza,
    Mi soffermai per un rimprovero
    Venutomi dalla pura ignoranza.

    Mi ordinarono a limite di Omero
    Ire coi fagotti della mia irante.
    Io, che no sapea rifugio al sombrero,

    Mi difesi come mai e usai il calmante.
    Nel mio spirto poetico trovai nel core
    Una rima d'offesa e come Dante

    La inveii contro bruto l'inflittore.
    Osai e dirolle come gettar la sabbia,
    Ero il primo contro quel dottore

    Che non rispettava che sua rabbia.
    Non val mostrare la prepotenza,
    Non suffice celar passato in gabbia,

    Quando poi di intelletto è senza.
    Ma lui di educazione è pressoché manco,
    Or che già mostravansi fuori e a menza.
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      Scritta da: Dora

      Giuseppe Povia

      Un poeta l'ha definito Alda Merini
      è molto dolce e ama i bambini
      scrive canzoni anche d'amore
      ... è disponibile e di gran cuore
      ... balla e si muove da paura
      nei suoi concerti energia pura
      fa scatenare, emozionare e divertire
      la sua voce è bella da impazzire
      e anche questo di Povia vi dico
      è pure bello, bono e figo!
      Ed è un mio caro amico...
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        Scritta da: Dora

        Naufragio

        Navigando di fiume in mare
        a oceano arriverò
        per annegare in spazi sconfinati
        in acque più profonde e vaste
        e afferrerò relitti di parole
        che affonderanno se vorrò aggrappare
        Naufraga in immense distese di frasi
        che scivolano sulla pelle come gocce
        fredde a crear brividi su membra
        che faticano a muoversi e annaspando
        cercan di emergere e al respiro tornare
        Non nuoto in questa vastità
        mi lascio scivolare
        in abissi di momenti in cui non risalgo
        ma la vita mi riporta a galla
        e zattera mi offre sulla quale salgo
        lentamente arrivo a sponde che accolgono
        il mio corpo che stremato cade
        su sabbia infuocata che bruciando mi abbraccia
        e lì riposo finché l'onda non mi investe
        per riportarmi al mio oceano agitato
        che riempie di sale questo cuore.
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          Scritta da: Dora

          Sogno

          Musica che stai nell'aria
          che mi culli e mi addormenti
          nella mente sognatrice dove ogni cosa è preziosa
          dove cuore ha un significato
          dove la parola "amare" ha senso
          dove le emozioni volano
          spensierate
          ma come potrò fare finta che non sia successo niente
          come posso ignorare quell'abbraccio con le labbra
          vorrei addormentarmi
          e non smettere di sognare
          perché anche un sogno fa parte della nostra vita.
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            Scritta da: Dora

            Tempo di tempesta

            Adesso il cielo cade
            si sciolgono le nuvole
            si spaccano le stelle
            fulmini squarciano tenebre

            temo per te, per me stessa
            e pioggia incessante che lava

            che sporca, cancella, disegna
            piccoli fiumi a inondare vie
            pozzanghere a creare laghi

            ho paura.... tu sei lì fuori
            perso nel diluvio di una notte
            che annega, il cuore scoppia
            come tuono che penetra nel buio
            illuminandolo di lampi accecanti
            improvvisi

            Ma come è esplosa cessa

            la furia incontrollata

            tutto è silenzio

            la notte torna buia

            si spengon di saette luci

            si abbassano di fragori suoni

            si asciugano i sentieri umidi

            fontanelle e rivoli discendono

            in canali e grondaie scompaiono

            e tu sei sempre fuori

            non più nell'uragano

            ma nell'oscurità

            di un tempo di tempesta

            di questa mia anima

            che non crea arcobaleni.
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              Scritta da: Dora

              Il sabato di città

              L'adolescente vien dal centro commerciale
              al tramonto con il suo fascio di sacchetti
              e reca in mano un rossetto e un eyeliner
              onde siccome si vuole truccare ella s'appresta
              stasera in discoteca, il seno e il viso
              Siede con le amiche al bar la vecchierella,
              incontro là dove si perde il sole
              e spettegolando va dei tempi moderni
              e di quando la domenica lei si ornava
              e ancora magra e snella
              andava a ballare al circolino
              con i suoi ganzi
              Già tutta l'aria si riempe
              di fumo di scarico e odor di spazzatura
              e le case si illuminano delle luci di tv e schermi dei pc
              Le auto con lo stereo a tutto volume
              danno segno della serata che viene
              e a quel suon diresti
              che la testa ti si frantuma
              I ragazzi urlando parolacce e schiamazzando
              nelle strade fanno un casino della miseria
              e intanto l'operaio ritorna alla sua misera dimora
              bestemmiando perché pensa che non ha un euro in tasca
              e che domani al dì di festa dovrà rimanere a casa
              non potendosi permettere divertimenti
              Poi quando l'immenso casino si cheta
              e tutto intorno tace
              odi il picchiettar dei tasti del computer, odi chi si fa le seghe
              chi fa tardi a chattare sui siti erotici
              fino al chiarir dell'alba
              Questo di sette è il più gradito giorno
              pieno di speranze e aspettative
              domani il giramento di palle e la noia
              recheranno le ore
              ciascuno penserà al ritorno
              al lavoro se è fortunato ad avercelo
              se no farà la fila all'ufficio di collocamento
              o nelle sedi di lavoro interinale
              Ragazzino depresso e insofferente e maleducato
              questa ètà così difficile
              è come il sabato
              giorno vuoto, noioso, senza interessi e prospettive
              senza ideali e fantasia, e sentimenti
              e precorre alla schifezza della vita
              Vivete, ragazzi miei, la vostra età
              senza voler per forza diventare adulti
              senza fare sesso a 12 anni, voler fumare spinelli
              per sentirsi importanti
              spaccare il mondo, andare veloce in motorino
              Che tanto il tempo passa e presto vi ritroverete
              vecchi e rincoglioniti senza rendervene conto.
              Composta domenica 3 ottobre 2010
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                Scritta da: Dora

                Ora sei tu

                Cala il sipario su occhi stanchi
                sui drammi che hanno visto,
                su commedie recitate...
                su maschere indossate e adesso smesse
                ora sei tu... abbandonati, togli l'armatura,
                lasciati andare ai tuoi sogni...
                spalanca le tue braccia al sonno e da lui lasciati cullare
                al suono del respiro, al ritmo del tuo cuore
                Stringi il tuo corpo a te, nessuno può vederti
                sei in compagnia della tua anima
                spogliata dalla ragione
                dalla frenesia della quotidianità
                da chi vuole che tu sia
                una realtà falsata dall'ipocrisia
                da sorrisi non voluti
                da parole non sentite
                da giudizi non richiesti
                Adesso l'oblio mi accoglie
                adesso, solo adesso sono realmente Io.
                Composta martedì 28 settembre 2010
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                  Scritta da: Dora
                  Ascolta i miei silenzi
                  dicono più di tante parole
                  le mie paure, le mie insicurezze
                  il mio bisogno d'amore
                  Ascolta la mia richiesta
                  ... che non esprime voce
                  il suono di respiri
                  e lacrime invisibili
                  che bagnano il mio cuore
                  Aiutami a camminare
                  in questo mondo che non vale
                  con gambe malferme
                  che vogliono scappare
                  ascoltami... non ho che te
                  Vita!
                  Composta mercoledì 22 settembre 2010
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                    Scritta da: Dora
                    C'è stato un tempo in cui
                    amavo il tuo respiro
                    il tuo corpo anelavo
                    della tua anima mi riempivo
                    se solo un minuto eri lontano
                    il mio cuore moriva
                    e tornavo a vivere
                    quando stringevo la tua mano
                    Adesso non ricordo più
                    il sapore dei tuoi baci
                    non riesco a sopportare
                    le tue parole, la tua voce
                    non desidero più toccarti
                    il viso e in fondo all'anima
                    quel mescolar dolci sensazioni
                    è adesso solo illusione
                    falsità e disillusione.
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