Poesie inserite da Dora

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Scritta da: Dora
Scomparso è il tuo sorriso
su labbra ancora acerbe
da quello sguardo acceso
la luce han cancellato
fiore strappato dal verde prato
della tua esistenza
fonte pura, adesso inquinata
da rifiuti di insana violenza
Balocchi rotti sul selciato
spenti adesso sono gli occhi
mani abbozzate celano il volto
a dolore, vergogna e sofferenza
Crescere ancora prima di capire
questo mondo di piccoli uomini
Adesso non sarà più vita
avrà sapore amaro una risata
espressione scorrerà diffidente
incubi nel buio, proiettati al mattino
paura di sbagliare
di apparire inesistente
in un mondo infame di gente
dai volti distorti
con falsi sorrisi
con mani rapaci
e occhi accecanti
e voci gracchianti

parole di carta vetrata
che graffiano il cuore
petalo caduto da fiore morente
è la tua innocenza violata.
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    Scritta da: Dora
    Delirio... fuori è la mente
    dall'orbita della ragione
    bersaglio facile
    di apparente equilibrio
    deviata da pensieri persecutori
    la testa di paure contenitore
    Faccio mille congetture
    rivivo immani tragedie
    ogni volta sempre più crudeli
    Regista di orrori è il mio cervello
    che proietta allo sguardo
    filmati di macabre visioni
    Qual è il confine fra falso e realtà
    tra follia e cagione
    ombre e luci
    reazione e rassegnazione
    Cammino in bilico
    su un filo di precarietà

    vacillando ad ogni passo
    cerco un appiglio inesistente
    sotto il baratro a risucchiarmi
    nel vortice della alienazione.
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      Scritta da: Dora

      Tenebre

      Scendono all'improvviso le tenebre nel mio cuore
      la luce è spenta, la tristezza invade la mia anima
      sento le viscere annodarsi in spasmi
      le membra irrigidirsi
      sento che non ce la faccio
      vorrei potermi spegnere come un interruttore una lampadina
      ma non trovo il bottone da schiacciare
      Il sangue inonda il mio corpo come un fiume
      il cervello fa strani giri e emette suoni striduli
      e batte, batte, al galoppo impazzito
      il cuore
      Mi sento piena di angoscia
      sto scivolando in un baratro oscuro
      Cerco una mano che si tende per afferrarmi
      per tornare alla vita
      vita che sfugge, torna, mi spaventa
      vita che vorrei cancellare come gomma su un foglio
      lasciare una pagina bianca
      con su scritta soltanto
      la parola FINE.
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        Scritta da: Dora

        Costa poco un uomo libero

        Il frutto dell'uomo
        non è maturo
        puoi gustarmi
        ancora acerbo
        non vendo aria
        puoi goderti una primizia
        gradirei
        attraversare
        le cascate di miele
        nell'oceano
        vestito di fiori
        solo in testa
        sull'atollo di eros
        urlerei
        costa poco un uomo libero.
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          Scritta da: Dora

          A Rino

          I tuoi capelli mossi dal vento
          sono come il grano maturo
          ondeggiano al sole dorato
          di un mattino d'estate appena nato
          ma con la falce in pugno
          a mieter la tua vita un giorno di giugno
          è stato uno spietato contadino
          il tuo crudele e avverso destino
          ma le tue note, il tuo sorriso, le tue parole
          sono semi sparsi in fondo al cuore
          e annaffiandolo con il nostro amore
          crescerà sempre il tuo ricordo
          a dispetto del tempo, della vita, della morte
          nel tempo diverrà sempre più forte.
          Composta mercoledì 2 giugno 2010
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            Scritta da: Dora

            Giugno

            Ascolto di voci e pensieri il richiamo
            mescolandoli all'eco di un vento lontano
            e sovrappongo immagini di ricordi sbiaditi
            a onde fluttuanti che lambiscono lidi
            assaporo il gusto dolce e salato
            di lacrime che solcano il mio viso rigato
            posandosi su aride labbra dischiuse
            di un falso sorriso al sereno precluse
            Pelle marmorea, di gelo indifferente
            abbraccia un sole che scalda il niente
            mese bugiardo di promesse mai smesse
            un'amicizia spezzata, un amore incosciente,
            l'affetto di chi generandomi è assente
            Mese infausto ti ho cancellato
            dal mio calendario di adesso e passato
            ma puntualmente torni in ogni futuro
            a riportar in me un dolore oscuro.
            Composta domenica 20 giugno 2010
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              Scritta da: Dora

              Taci!

              Taci!
              parole di braci
              incendiano silenzi
              Taci!
              piange la pace
              ridotta al frastuono
              da urla rapaci
              Taci!
              non grida, non versi
              ma suoni diversi
              di calma riversi
              Tace il mio cuore
              a orecchie vibranti il dolore
              il rombo potente
              di un lamento possente
              non taci!
              Escono ancor da gola squassata
              Strilli di rabbia
              e la mente affossata
              da rumori, assordanti fragori
              non taci!
              Urla il mio cuore
              non trova più pace
              e tace!
              Composta venerdì 23 luglio 2010
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                Scritta da: Dora

                All'amica

                Ho rivisto la tua casa abbandonata
                Dietro sbarre arrugginite di un cancello celata,
                e quel giardino soffocato da sterpi
                come stritolato da rami di serpi
                e la tua ombra evanescente affiorare
                nei ricordi di tempi che appartengono a ieri
                tu bambina invecchiata con occhi di mare
                e il sorriso sempre addosso a ricamare
                di speranze e ironia giornate amare
                Mi manca il suono della tua voce festosa
                Parole sagge, allegria contagiosa
                Sola rimango nell'ombra a ricordare
                Fra rimpianti e rimorsi sto qui a osservare
                E immagino di vederti fluttuare
                Il tuo passo leggero, il tuo sguardo solare
                Senza il terrore che devastava
                La tua vita che ti abbandonava,
                e quell'essere così attaccata ai giorni
                a piccole cose, a grandi sogni
                mi illudo ancora di venirti a chiamare
                da quel cancello di sbarre lucenti
                e il tuo sorriso ad accogliermi attendo
                in un giardino di fiori mai spenti.
                Composta giovedì 22 luglio 2010
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                  Scritta da: Dora

                  Estate

                  Indolenti note
                  di cicale festanti
                  lasciano il posto
                  a grilli insistenti
                  e il sole che si immerge
                  infiammando il mare
                  abbracciando l'orizzonte
                  pian piano scompare
                  sale la luna in ciel
                  accendendo le stelle
                  aria dolce e penombra
                  ad accarezzar la pelle
                  sere d'estate tiepide e brevi
                  ricordi sbiaditi di giornate lievi
                  stagion lieta adesso svanita
                  come l'estate della mia vita.
                  Composta giovedì 15 luglio 2010
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