Le migliori poesie inserite da Barbara Brussa

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Scritta da: Barbara Brussa

Chantal

Per nove mesi, sono stata il tuo guscio.
Sono stata il tuo cibo, ho placato
la tua fame e la tua sete.

Poi, ho asciugato le tue lacrime
con i baci più dolci che avessi.
Ti ho insegnato a camminare, a parlare,
ad esprimere i tuoi bisogni.

Sono il tuo rifugio,
la spalla sulla quale potrai
sempre posare il capo,
la mano che mai dovrai cercare,
perché sarà sempre racchiusa sulla tua.
Anche quando non la potrai vedere.

Sono la tua inesauribile fonte d'Amore.
La fonte dalla quale hai attinto la vita.
Quella stessa vita che, ora, hai fatto tua.
Al momento opportuno, ti aiuterò a saltare
sul tetto del mondo.

Cercherò di farti fare un centro perfetto,
ma il resto sarà nelle tue mani,
nella tua mente, e nel tuo cuore...
Fanne buon uso, amore mio!

A me basterà guardare
la limpidezza dei tuoi occhi,
e vedere il tuo sorriso, per capire
che non avrò vissuto invano...
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    Scritta da: Barbara Brussa

    La tua voce

    Serpeggia, nella notte...
    Corre, sul filo del telefono
    Attraversando deserti aridi
    e plastiche strutture di città

    Appesa ad un filo di ragnatela
    tra insicurezze e paure
    Attraversa i mari
    di certezze e piccole vittorie

    Serpeggia, sinuosa
    col suo fascino ipnotico
    Serpeggia, lenta ed ammaliante
    Irresistibile suggestione
    Sconvolgente realtà

    Serpeggia, e placa il suo folle cammino
    in quelle profondità
    che nessuno ha osato esplorare...
    in cui nessuno ha mai potuto tuffarsi

    Serpeggiando, essa si è insinuata nella mia anima.
    E la sua magia
    "mi illumina d'immenso"...
    rendendo eterno il mio respiro.
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      Scritta da: Barbara Brussa

      Gomitoli di lana rossa

      Pensieri, desideri, intenzioni, azioni...

      come gomitoli di lana rossa.
      Così allegri, soffici e caldi, tanto che la tua mente già riesce ad immaginare lo stupendo maglioncino che, con essi, riuscirai a creare.

      Lo desideri così intensamente, da passarci sopra le notti, per cercare di dare forma a quel gomitolo troppo grosso che ti ritrovi fra le mani.

      Inizi bene, ci metti anima, cuore e corpo.
      Con un po' di fatica arrivi a metà dell'opera ma, una sera di un giorno qualsiasi, lo riponi nel cesto, assieme ai ferri dai quali pende ancora quella metà di sogno che ti aveva dato l'input per partire alla grande.

      Finisce che non lo riprenderai in mano mai più, quel sogno, dimenticandoti persino della sua esistenza.

      Quante cose restano incompiute nella nostra vita?

      Quante cose iniziano con grandi rincorse ed entusiasmo e poi finiscono nel dimenticatoio, al prospettarsi delle prime difficoltà?

      Ci hai mai pensato a come potrebbe essere stata diversa la tua vita se avessi portato a termine alcuni di quei "lavori a maglia", iniziati con passione e poi abbandonati al loro destino?

      Un giorno, quando sarai vecchio, e la nostalgia dei tempi passati la farà da padrona... andrai lentamente, con le tue gambe stanche e strascicanti, ad aprire la porta cigolante della tua soffitta dei ricordi... e lì, troverai tutte le opere incompiute della tua vita, impolverate ed ingrigite dal tempo.

      Le osserverai, e ci vedrai ancora quei bei gomitoli di lana rossa che ti avevano fatto sognare un inverno caldo, e ti morderai le dita per non essere stato abbastanza determinato... o forse no.
      Forse, è andata bene anche così.

      Chissà cosa penserai, stringendo fra le dita quella metà di gomitolo rimasta...
      Quella metà di gomitolo di lana rossa che ora senti bagnato... mentre perle di rugiada scorrono tra le rughe del tuo volto, veloci ed inarrestabili.

      Come veloce ed inarrestabile è stata la tua gioventù...

      Chissà a cosa penserai...
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        Scritta da: Barbara Brussa
        Dicono che alla nascita di ogni Donna,
        nelle terre più remote
        un Cavaliere si metta in cammino
        alla ricerca di quella Stella
        che il destino gli ha assegnato.

        Talvolta le intemperie
        ne rallentano il cammino,
        altre volte invece il bagliore
        della stella affievolisce...
        minato dal disincanto e dal dolore
        che falsi Prìncipi le provocano...

        ma il Cavaliere arriva sempre
        alla propria Stella, la sua vita
        non avrebbe senso altrimenti...
        e col tocco lieve dell'amore
        le regala un colore nuovo...
        una luce abbagliante.
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          Scritta da: Barbara Brussa

          Non ci sei più, ma sempre Sei

          Morire non significa
          nel nulla svanire:
          la morte è solo il velo
          di un grande mistero
          che impedisce agli occhi di vedere,
          ma quand'essi son chiusi
          con l'anima Vedi e col cuore Senti.

          Forte è il rumore dei passi
          che han camminato nel sentimento;
          indelebili i segni incisi nell'essenza.
          Così,

          mentre in una mano stringo
          un mucchietto di ricordi,
          con l'altra cerco di sfilare
          dall'impalpabile sentire
          le spine del dolore e quelle
          dei rimpianti.

          E tra lacrime di cristallo,
          scopro che Ci Sei
          come non mai...
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            Scritta da: Barbara Brussa

            Parole e silenzi

            Le parole sono ponti
            tra luce e tenebra
            Sono la concretezza dell'astratto
            Gli abiti dell'invisibile
            Sono le poesie nascoste nel cuore
            che escono a prendere
            una boccata d'aria pura...

            I sussurri nel silenzio
            possono spaventare chi li ode
            e mentre si aggirano nel buio
            possono assumere forme diverse
            a seconda di chi li osserva...

            Le parole ridimensionano le ombre
            danno più consapevolezza
            a chi brancola nel buio
            alla ricerca del senso perduto
            di un sussurro nella notte
            e mostrano tutto ciò che l'occhio altrui
            -per un qualsivoglia motivo - non riesce a vedere

            Un silenzio vale più di mille parole. Vero.
            Ma - in determinate situazioni -
            una parola è più efficace di mille silenzi...
            Come una spugna che cancella le ombre.
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              Scritta da: Barbara Brussa

              Vorrei. (Ma anche no).

              Ci sono giorni in cui non vorrei essere
              ciò che sento di essere.
              Vorrei potermi guardare allo specchio,
              e vedere solo la mia immagine riflessa.

              Vorrei confondermi tra la folla,
              godendo del nulla.
              Senza più nulla vedere, né sentire.
              Senza più nulla da dare, né da chiedere.

              E ci sono notti in cui non vorrei
              avere tutto questo fuoco,
              che mi accende violentemente l'anima.
              Vorrei poter incatenare i sogni,
              i desideri ed i pensieri...
              legarli ad una pietra e gettarli giù,
              nell'angolo più remoto dell'anima.

              Vorrei non avere ali,
              e cercare nelle tasche le mie stelle...

              Ma al sorgere del sole,
              torno a desiderare
              di riuscire ancora a desiderare...

              E torno ad essere semplicemente,
              profondamente, e inevitabilmente
              me stessa.
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                Scritta da: Barbara Brussa

                Un Luogo Magico

                Esiste un luogo,
                che accoglie tutti i bambini non nati.
                Non è il Paradiso, è molto di più.

                È un giardino sempre verde,
                dove tutti i bimbi mai nati
                possono giocare, e vivere,
                comunque.

                È un cielo sempre azzurro,
                che bandisce la tristezza.

                È un luogo magico,
                dove le stelle illuminano sempre le notti,
                così i bimbi non avranno mai paura.

                Nuvole candide e spumose,
                sono i loro lettini.

                I raggi di papà Sole,
                calde braccia che li stringeranno.

                La Luna è cuore di mamma,
                dove i bimbi appoggiano il capo,
                per sentire i battiti dell'amore.

                E ci sono tanti angeli,
                per raccogliere tutti i loro desideri,
                e proteggere la loro sacra innocenza.

                La loro casa
                è luce di diamante,
                attraverso cui ci guardano
                con un sorriso.

                I baci di quei bimbi non nati,
                sono bolle di cristallo,
                che essi soffiano quaggiù,
                e che si poseranno lievi
                sugli occhi di chi li piange,
                per assorbirne le lacrime amare.

                Infine, si poseranno lievi
                sui quei cuori
                che ameranno, per sempre,
                i loro bimbi mai nati.

                Un alito di vento,
                per dire a mamma e papà
                "Saremo vivi, finché
                il vostro cuore ci ricorderà!"

                Un battito mancato...
                è solo un battito donato:
                "Io ti ho sentito,
                mio dolce angioletto!"
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                  Scritta da: Barbara Brussa

                  Una Notte nel Sogno

                  Vorrei una  notte,
                  una sola notte ancora 
                  nell'amoroso nido delle sue braccia,
                  per sciogliere il mio sguardo
                  nel caldo mare degli occhi suoi.

                  Sottrarre tutte le stelle al cielo
                  e illuminare un sogno -  
                  per una notte, una notte soltanto -
                  inebriarmi della brezza fatata del paradiso 
                  cosciente di non essere morta... 
                  se non d'amore. 

                  Una notte, una sola notte ancora
                  prima di svegliarmi all'alba della realtà.
                  Composta venerdì 11 gennaio 2013
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                    Scritta da: Barbara Brussa

                    Al di là di tutto

                    Invano, il silenzio e le distanze
                    ti occultano al cuore:
                    t'amo da dentro, non da fuori.

                    T'amo
                    nella presenza e nell'assenza;
                    nella mite primavera e nel soffio gelido dell'inverno;
                    nella passione dilaniante e nella quiete dell'anima;
                    t'amo quando dico d'odiarti,
                    e pur quando la rabbia parla, sibilando
                    parole ignote all'intimo mio sentimento.

                    E se per disgrazia, un passo falso del Tempo
                    dovesse far scivolare il tuo amore per me
                    nell'infecondo fiume del dubbio,
                    t'amerei ancora, e ancor di più.
                    T'amerei per due, per salvare entrambi
                    dalle miserie di una vita vissuta senz'amore.

                    T'amerei con pienezza anche se,
                    giunta ai confini della vita,
                    il nostro Noi, sbiadito dal tempo e dalle tempeste,
                    dovesse affacciarsi solo e null'altro
                    che alla finestra del ricordo...
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