Poesie inserite da Antonino Gatto

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Scritta da: Antonino Gatto
Forse perché guardando in su,
osservando le nuvole nel cielo blu,
mi sento come una rondine in volo,
che non vorrebbe mai posarsi al suolo.

Forse perché in quello stesso cielo
vedo la gente che mi ha amato davvero,
e sono sicuro che mi stà osservando
ed il mio destino sta illuminando.

Forse perché osservando le stelle
ed ammirando quanto sono belle,
capisco la grandezza della Tua potenza,
e non posso fare a meno della Tua esistenza.

Ecco perché questa mia preghiera,
che dedico a Te quando si fa sera,
mi aiuta a sentirti sempre più vicino,
in punta di piedi nel mio cammino.

Verranno le albe, e caleranno i tramonti,
baceranno la terra ed i suoi abitanti,
e chi avrà voglia di guardare su
vedrà sempre i Tuoi occhi e di chi non c'è più.
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    Scritta da: Antonino Gatto

    Trafitta da una spada

    Sotto la doccia, ed ancora senti l'odore,
    di quelle sporche mani, che ti hanno fatto male,
    fragile il tuo corpo, grande il tuo dolore,
    vittima di una violenza che non puoi dimenticare.

    Gocce sul tuo viso,
    lacrime un po' amare,
    l'odore ancora addosso,
    e una vita da rifare.

    Quel vicolo un po' buio,
    il silenzio sulla strada,
    trascinata in un rifugio
    trafitta da una spada.

    Un altra doccia ancora,
    un corpo da lavare,
    per togliere uno sporco
    che non riesci a cancellare.
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      Scritta da: Antonino Gatto

      Pugno chiuso!

      Ci sono momenti in cui ti senti solo,
      accanto a milioni di persone
      e aspetti che dall'alto ti giunga in dono,
      il consiglio di un Angelo, con parole buone.

      Hai visto in un lampo scorrere la tua vita,
      mentre giocavi con la bici e a nascondino
      con il sorriso ed il mondo tra le dita,
      di chi vive con gli occhi di un bambino.

      Hai superato negli anni tante pene,
      sei diventato un gran lavoratore,
      e quando sembrava che tutto andasse bene,
      ti sei gettato nel fondo di un burrone.

      Una tua scelta dettata dalla moda,
      di dare retta all'amico prediletto
      ed hai provato un po' per gioco la sua Droga,
      rinunciando ad ascoltare il tuo intelletto.

      Ora trascorri le tue giornate in bianco e nero
      senza pensare che puoi viverle a colori
      e non ti accorgi che nel tuo cuore c'è davvero
      tutta la forza che ti serve, per venirne fuori.

      Ecco perché oggi ascolti la mia voce,
      che all'improvviso cade giù dal cielo
      perché non sei solo a portare la tua croce,
      ma accanto a te c'è la forza del Vangelo.

      Devi solo credere che tutto passi in fretta,
      devi convincerti che non sei più un bambino,
      devi resistere a quella voce prediletta,
      che ti vuole nuovamente trasformare in uno zerbino.

      Vedrai il sole risplendere nei tuoi occhi
      quando piangendo riabbraccerai tua Mamma,
      avrai presto tra le braccia i tuoi marmocchi
      frutto di una nuova vita, ed una nuova fiamma.

      Resisti a denti stretti nel tuo cammino,
      trascrivi le nuove pagine della tua vita,
      ed ogni giorno mi sentirai, sempre più vicino,
      per dare forza al pugno chiuso, che hai tra le dita!
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        Scritta da: Antonino Gatto
        Un giorno un uomo di bell'aspetto,
        con galanteria e doppiopetto,
        intravide un uomo di mezza età
        e fu colpito dalla sua onestà.

        Due persone come tante, nel loro cammino,
        con pensieri diversi, fin dal primo mattino,
        che affrontano il giorno in uguale maniera,
        e rientrano a casa quando si fa sera.

        Il primo garbato, con fare gentile,
        chiede all'uomo più anziano col cappotto in vinile,
        quale motivo lo ha spinto a diventare Papà
        ed avere tre figli nella sua povertà.

        Sorrise quest'ultimo, rispondendo di tono
        la mia ricchezza son loro, mio caro buon uomo,
        mentre lei mio signore, che figli non ha
        avrà molti rimpianti quando andrà all'aldilà.

        Il lusso e gli averi, per quanto preziosi,
        non possono competere ai miei occhi gioiosi,
        nel crescere a stenti, ma con cuori sinceri
        i miei bimbi adorati, del cui padre son fieri.

        Rispose il buon uomo con stretta di mano,
        al suo nuovo amico un poco più anziano,
        una lacrima al viso ed un gemello al polsino
        non fanno di certo dell'aceto un buon vino,

        ma si può sempre imparare, dalla povera gente,
        che è meglio ascoltare, anziché vivere per niente,
        inseguendo il successo, ricercando tesori
        rinunciando alla prole per donne e motori.

        Disse il povero al ricco con voce pacata
        prendi in mano la vita, prima che sia volata,
        ed il ricco rispose col rimorso sul viso
        il più ricco sei tu, per il tuo grande sorriso.
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          Scritta da: Antonino Gatto

          Poesia nella Poesia

          Come acqua nel mare
          le tue parole nelle mie
          come il profumo nel vento
          le tue parole nelle mie
          come il cuore e l'amore
          le tue parole nelle mie
          come il rosso ed il tango
          le tue parole nelle mie...

          Così l'emozione che s'infiamma
          leggendomi nella tacita stanza,
          si spegne e si riaccende d'incanto,
          mentre il tuo calamaio e il suo pianto
          di china mi lacrima addosso,
          a ringraziar un poeta che l'ha scosso!
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            Scritta da: Antonino Gatto

            Gocce di pioggia svaniranno nel sole...

            Gocce di pioggia,
            solcano il tuo viso,
            triste il ricordo
            di un amore mai vissuto
            freddo il tuo inverno
            ma caldo il tuo cuore
            che vive dentro un sogno
            e vorrebbe fosse amore.
            Il sole nascosto
            osserva presente
            l'angoscia che hai di dentro
            e si presta al tuo cospetto,
            riscalderà il tuo cuore
            ti porterà il sorriso
            splenderà in un nuovo amore
            l'ardore che nel sogno hai condiviso...
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              Scritta da: Antonino Gatto

              La vera storia di San Valentino

              Questa è la storia di come nacque l'amore
              nel lontano febbraio alla luce del sole,
              quando un santo cristiano, da Furius soldato
              fu posto al flagello e del capo privato.

              L'ingiustizia lontana di anni crudeli,
              per combattere il Cristo e tutti i fedeli,
              nel volere di Aurelio, imperatore del mondo
              succeduto al tiranno Claudio secondo.

              Ma come dal fango, può nascere un fiore,
              in questo contesto è nato l'amore,
              dall'animo buono di san Valentino,
              amante delle coppie e di ogni bambino.

              Così fu narrata la fiaba d'amore,
              da padre in figlio, per restare nel cuore,
              del vescovo longevo che amava portare
              pagani e cristiani insieme all'altare.

              L'amante dei bimbi, e del suo grande giardino,
              dove giocavano i figli di ogni vicino
              che rientravano in fretta con un fiore la sera
              per donarlo alle mamme e portar primavera.

              Solo tre anni mancavano, al suo centenario,
              quando in prigione lo misero e lo condannarono,
              ma nonostante l'età ed il suo batticuore
              dietro le sbarre ancora, insegnò lui l'amore,

              alla figlia di Asterius, il guardiano custode,
              che pur cieca fanciulla, in lui ripose ogni lode,
              e nell'ultima lettera riuscì a leggere un mattino
              l'amore di un poeta che si firmò Valentino.
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