Poesie inserite da Antonino Gatto

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione, in Proverbi e in Diario.

Scritta da: Antonino Gatto

L'Angelo che è in Te!

Aspettavi un segnale
che ti parlasse di Me,
ma vedi solo le nuvole,
e ti chiedi perché.
Forse stai pensando
che questa poesia,
sia solo il frutto
di una folle utopia,
ma se la rileggi
con molta attenzione,
troverai le parole
che appartengono al tuo cuore.
Tu sei la materia,
io sono l'astratto
più volte mi osservi
col tuo volto distratto,
tu sei l'artefice
di una partita infinita
che da noi è l'eterno,
e per voi è la vita.
Più volte mi sfiori
col tuo dolce pensiero,
ma ancora non credi
che mi parli davvero.
In ogni porta che hai aperto,
senza alcuna fatica,
hai trovato di certo,
una chiave un po' antica,
che ha vissuto millenni,
ed è ancora perfetta,
perché è l'arte di un Uomo
che all'ultima porta ti aspetta.
Io sono la tua guida
il tuo consigliere,
colui che bisbiglia
la tua mente a dovere.
Ma spesso il tuo udito
al quanto distratto,
vorrebbe ascoltare
la voce di un matto,
che sbatte le porte,
e ti apre i portoni
per farti passare
sventure a milioni.
Ascolta il tuo istinto
c'è dentro il mio amore
vedrai che d'incanto
spunterà fuori il sole!
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Antonino Gatto
    Non dimenticare mai
    quanto amore hai ricevuto,
    che cibo hai mangiato,
    quanta acqua hai bevuto,
    quante persone hai incontrato,
    quante volte hai pregato,
    quanti soldi hai speso,
    quante persone hai aiutato,
    quante volte hai sbagliato,
    quante persone hai ascoltato,
    quante volte sei caduto,
    quante volte ti sei rialzato,
    quante volte ti sei fermato,
    quante persone hai ringraziato,
    e quante volte hai pianto
    fin dal tuo primo vagito,
    per essere oggi quello che sei!
    Il tuo valore, e il frutto della tua memoria!
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Antonino Gatto

      La Zanzara ed il Moscerino

      Siam venuti in questo mondo
      in due anni ben distinti,
      ma a guardarci in fondo in fondo
      gemelli eravamo per tutti quanti.

      Abbandonati alla sorte
      da un Papà un po' incosciente,
      abbiamo superato anche la morte
      grazie ad una Mamma mai assente.

      Quante guerre abbiam vissuto,
      sempre insieme nel cammino,
      tu Massimo la Zanzara,
      ed io Nino il Moscerino.

      Oggi Padri per coraggio,
      senza mai voltarci indietro,
      tu il folle ed io il saggio,
      col passato dietro un vetro.

      Chissà quanti come noi
      oggi insieme nella vita
      si sentiranno un giorno eroi
      di una medesima partita.

      Un po' più grandi ed un po' diversi,
      una Zanzara ed un Moscerino,
      oggi danzano in questi versi
      come ogni giorno nel loro cammino.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Antonino Gatto

        Nemica solitudine

        Cieco il tuo silenzio, nemica solitudine,
        tu che ogni sera mi seduci,
        lo sento dentro al tuo respiro,
        quando si spengono le luci.

        Fredde le mie mura,
        da quando son con te,
        le stesse che conservano
        l'odore di caffè.

        Tu timida e gelosa,
        a farmi compagnia,
        mi vuoi per sempre tua,
        e gli altri fuggi via.

        Amante prediletta
        di chi ha sofferto per amore,
        ti prego spegni un po' la luce
        e addormentami al battito del tuo cuore.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Antonino Gatto

          Fuggi mio pensiero

          Fuggi mio pensiero,
          fuggi verso il mare,
          scappa dalle persone
          che ti vorrebbero ingabbiare.

          Fuggi via col vento
          per farti accarezzare,
          dal soffio che vibrando
          ti farebbe un po' cullare.

          Scavalca monti e colli,
          attraversa mari e fiumi,
          e sfiora le persone
          con gli stessi miei costumi

          Fuggi mio pensiero
          non farti mai fermare,
          arriva dove il mondo
          ancora sa ascoltare...
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Antonino Gatto

            Una fiaba nel vento

            C'era una volta mi disse mia Nonna,
            mentre tesseva una maglia di lana,
            una donzella senza minigonna,
            ma due occhioni azzurri ed una lunga sottana.

            Era d'estate e tornava dai campi,
            con la stanchezza d'un uomo maturo,
            portava seco, un cesto sui fianchi,
            con dentro spighe di grano duro.

            Non vi era luce nel suo casolare,
            ne tantomeno oggetti preziosi,
            ma c'era sempre qualcosa da fare,
            prima di spegnere quei corpi affannosi.

            C'era il rispetto per il povero anziano,
            e tanto lavoro di grande fatica,
            non c'era il contratto ma la stretta di mano,
            macedonia di more e sciampo all'ortica.

            La domenica a messa, col vestito stirato,
            profumo di cenere, ma d'un bianco innevato,
            i bimbi per strada sul terriccio assolato,
            a piedi nudi correvano, cavalcando il selciato.

            Era bello davvero, mi diceva ridendo,
            lo leggevo nei suoi occhi colore di mare,
            ed io la ascoltavo ogni tanto prendendo,
            le sue tenere mani per non farle tremare.

            C'era una volta in un tempo passato,
            la gioia e la vita che qualcuno ha scordato,
            ma forse c'è ancora in questo momento
            un bimbo che ascolta questa fiaba nel vento.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Antonino Gatto

              Eutanasia

              Ti ho vista correre fra i prati
              e sorridere alla vita,
              oggi i tuoi occhi addormentati
              mi fibrillano le dita.

              Ti ricordo nel cospetto
              della tua giovane età,
              con un sogno nel cassetto
              che nessuno mai aprirà.

              Ogni giorno ti accarezzo
              e son passati ormai vent'anni,
              il tuo silenzio ormai disprezzo
              perché aumentano i miei affanni.

              Tubi aperti al tuo respiro,
              per donarti un po' di vita,
              io mi sento preso in giro
              dalla gente assai stupita,

              per il tormento che ogni tanto mi accompagna,
              di staccare quella macchina perfetta,
              e non capisco se mai chi ci guadagna,
              sono io o la gente che ha più fretta.

              Buona Morte sei chiamata Amica mia,
              ma di buono non c'è nulla di speciale
              nel pensare che a chiamarti Eutanasia
              chi ti uccida, non ti possa fare male.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Antonino Gatto

                Come due gocce di rugiada sulla stessa foglia

                Quando il sole tramonterà,
                vorrei avere per cuscino il tuo petto,
                e spegnere il mio giorno
                al picchiettio del tuo cuore.

                Quando la notte calerà,
                vorrei entrare nei tuoi sogni,
                per non abbandonarti mai,
                neanche quando dormi.

                Quando il primo spiraglio di sole
                trafiggerà il tuo mattino,
                vorrei regalarti il buongiorno
                restandoti vicino.

                Quando poi, mi avrai vissuto,
                per tutta un intera vita,
                vorrei ci fossi sempre tu
                a stringermi le dita.

                Perché al di là del tempo,
                vorrei sfiorare l'ultima soglia,
                come due gocce di rugiada
                unite insieme sulla stessa foglia.
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Antonino Gatto

                  Una nuova Stella

                  Immagina se da domani
                  nel sonno più profondo,
                  un unico pensiero
                  avvolgesse questo mondo.

                  Immagina se da domani
                  già dal sorgere del sole
                  si potesse dare amore
                  alle persone che son sole.

                  Immagina se da domani
                  con questa mia poesia,
                  si potesse salutare
                  una vita che va via.

                  Basterebbe un soffio di vento
                  per trasportare queste parole,
                  che solo, a respirarle,
                  si capirebbe cos'è l'amore.

                  Fai di questo dì
                  il più bel giorno della tua vita,
                  sorridi al tuo nemico,
                  perdonandogli ogni ferita.

                  Entra nel cuore di quel bambino
                  e regalagli una carezza,
                  fagli capire cos'è la vita
                  perché altrimenti lui la disprezza.

                  Telefona a chi hai nel cuore
                  e non scordarti di dirgli t'amo,
                  chiedendo scusa, se per stoltezza,
                  gli sei stato troppo lontano.

                  Regala alla vecchietta
                  due parole sul suo divano,
                  dedicando un po' di tempo
                  a chi ha bisogno della tua mano.

                  E quando viene sera,
                  e si chiude questo tuo giorno,
                  ricorda questa preghiera
                  alzando lo sguardo al mondo.

                  Forse ti stupirai
                  se per un attimo, un po' per magia,
                  vedrai splendere nel firmamento
                  una nuova stella, che non andrà più via.
                  Vota la poesia: Commenta
                    Scritta da: Antonino Gatto

                    L'attesa

                    Ho ascoltato il Tuo battito
                    nel silenzio del nido che Ti ho preparato.
                    Ho provato a ricostruire le Tue emozioni,
                    bisbigliandoti melodiche parole
                    e leggendo con le mie mani
                    ogni Tuo movimento.
                    Ho dormito accanto a Te
                    per farmi cullare dal Tuo battito.
                    Ed ora che pochi giorni ci separano
                    dal nostro primo incontro,
                    quest'attesa diventa più lunga
                    dei già nove mesi trascorsi
                    senza leggere i Tuoi occhi.
                    Ho pianto per averti,
                    e quante volte ancora piangerò
                    per non separarmi mai da Te.

                    Presto il Tuo vagito
                    porterà più calore del natale
                    che è alle porte,
                    e l'attesa di incrociare
                    i Tuoi occhi
                    è un brivido universale!
                    Vota la poesia: Commenta