Poesie inserite da Brunason

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Scritta da: Brunason

Ho bisogno

Ho bisogno

Ho bisogno della chiave,
la chiave del tuo cuore.
Per entrare e lasciare
una lieve traccia del mio passaggio.

Ho bisogno che tu schiuda
quelle porte serrate,
che apra ed accolga
questo mio peregrinare.

Ho bisogno che tu esca
per venire incontro
ad abbracciare con calore
la mia povertà.

Ho bisogno che tu spalanchi
la tua porta
per parlare al tuo cuore
in un sussurro d'amore.
Composta nel novembre 2009
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    Scritta da: Brunason

    Ho trovato un silenzio

    Ho trovato un silenzio,
    un sordo oblio.
    Freddo e agghiacciante.

    Indifferente, immemore,
    tu avanzi.
    Senza rimpianti.

    Nessuno è più indigente.
    Di chi come te
    non sente ormai niente.

    Hai bisogno del mio amore
    e lo sciupi insieme al nulla
    di ogni giorno.

    Forse son folle
    ma ho grande pietà
    del tuo cuore di ghiaccio.

    Come vetro s'infrangerà
    su un cuore marmoreo
    più rude del tuo.
    Composta mercoledì 2 dicembre 2009
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      Scritta da: Brunason

      Corsi e ricorsi

      A volte mi domando
      se una Mano impassibile
      abbia tracciato a caso
      la mia strada.

      Dejà vu.
      Percorsi obbligati.
      Iter dolorosi.
      Ancora e ancora.

      Tutto passa,
      tutto torna.
      Nulla resta,
      nulla muta.

      Guardo al Cielo
      gli occhi asciutti.
      Grido al Cielo
      senza alcuna voce.

      Tornerà il sereno,
      lo so.

      Quel Sole nascosto
      trafiggerà con il Suo splendore
      queste nubi minacciose,
      oscure.

      Ma mi domando
      se è permesso sperare.
      E implorare di vivere
      al calore di un Sole perenne
      Senza intristire e gelare
      alla freddezza di cuori polari.

      E prego.
      Composta giovedì 26 novembre 2009
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        Scritta da: Brunason

        Serena malinconia

        Fluisce il tempo,
        scandito
        dalla mesta consapevolezza
        che sarà
        un altro giorno.
        Un altro giorno
        senza te.

        Il sorriso forzato,
        patetico sforzo
        di mascherare la pena.
        Parvente allegria.

        E tu?
        Cammini dimentico
        o un ricordo talvolta
        t'assale?
        Vivi sereno
        o improvviso
        un morso
        ti sfiora il cuore?

        Io alzo le mani,
        non posso più stare
        sull'orlo
        a guardare.
        Il precipizio mi attira,
        il baratro mi chiama.
        L'amletico dubbio
        mi ferisce,
        in due mi separa.

        E allora, prego.
        Prego di tornare a godere
        del canto e del sole,
        del verde e del vento.

        Prego che questo ricordo cocente
        si trasformi
        in serena malinconia.
        Composta mercoledì 13 aprile 2005
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          Scritta da: Brunason

          Se fossi...

          Se fossi un albero,
          sarei un salice piangente.

          Flessibile ed etereo.
          Il salice cresce
          sempre più ondeggiante.
          Alto e slanciato.
          E così sottile
          da apparire inconsistente...

          Molto delicato.
          Oscillante dolcemente
          ad ogni alito di vento.
          Eppure...
          è resistente e tenace
          perfino nella tempesta.

          Non ho mai visto un salice abbattuto
          Nemmeno dopo una temporale.

          Al contrario,
          ho visti pini possenti,
          abbattuti, sradicati.
          Divelti e atterrati
          da forti venti.

          Alti e maestosi,
          si ergono fino al cielo.
          I rami mai sfrondati
          oltremisura si allungano
          e mutano l'antica condizione.
          Le piante ormai fragili appaiono.
          Trasformata è l'apparente solidità.

          Non io ho scelto
          se sottilissimo salice apparire
          o stabile quercia.
          Forse altro avrei scelto.
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            Scritta da: Brunason

            Addio (Ad-Dio)

            Ho deciso,
            questo è il mio saluto.

            Senza astio.
            Non ho rancore
            nel mio stanco cuore.

            Ti guardo andare,
            lontano.
            E sorrido.

            Non un cenno,
            non un accenno vago
            Neanche un barlume
            di malinconico rimpianto,
            pallido riflesso d'amore.

            Senza fretta,
            senza rumore,
            te ne vai.
            Né ti curi di lasciare
            un cuore a patire.

            Lividi e ferite.
            Ancora e ancora.

            Non ha importanza,
            sorrido.
            Sì, sorrido.
            Ho deciso.

            Non mi trascinerai in quel baratro
            che tu stesso hai scavato per me.

            Ho deciso.
            Non vale la pena aspettare.

            Non mi troverai qui
            se mai vorrai tornare...
            Composta giovedì 26 novembre 2009
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              Scritta da: Brunason

              Un vero amico

              Un soffio gelido
              giunge al mio cuore.
              Il respiro s'arresta,
              poi riprende, impazzito.

              Una parola, uno sguardo.
              Una lieve omissione.
              Il cuore sussulta,
              una piaga si apre.

              Un tenue giudizio
              pervade ogni cosa.
              Ogni singolo gesto
              sa di contesa.

              Che dire?
              Che fare?
              È meglio parlare?
              O forse tacere?

              Mi struggo,
              mi sciolgo
              in lacrime amare.
              Ho perso un amico!

              Che è stato, chi ha osato?
              Perché è accaduto?
              Non credo neppure
              d'averlo attirato!

              Mi dolgo,
              mi perdo,
              in oscuri tormenti.
              Poi rompo il silenzio.

              Un fiume s'effonde:
              L'amaro dolore
              disperde ogni traccia
              di grazia e dolcezza.

              Così nel patire
              divengo anche un riccio.
              Pungente e sincero:
              un vero guerriero.

              Passano i giorni,
              la pena si scioglie.
              Il cuor si consola:
              tornata è la pace!
              Composta martedì 6 dicembre 2005
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                Scritta da: Brunason

                Tempesta

                Toccando l'antica strada,
                pensieri cupi
                mi sfiorano l'anima.

                Ricordi tormentosi,
                bui silenzi,
                che squarciano il cuore.

                Stupita, mi chiedo
                se mai finirà
                questo triste rimpianto.

                L'angoscia mortale
                di un passato tormento.
                Mi sfiora, mi scuote.

                La pace s'inabissa
                in vaghi gorgoglii,
                assorbita dai ricordi.

                Mi affliggo, mi affanno.
                Poi torno alla luce.
                E aspetto la quiete.
                Composta martedì 20 dicembre 2005
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