Ed ora risiedo stremata accanto a te per cogliere il muto cantico del piacere che dai tuoi occhi filtra come fosse un lungo sospiro, un dolce ringraziamento, mentre il mattino varcava i lontani orizzonti. T'osservo come una fiera cacciatrice ammira la sua deliziosa preda: le braccia stanche, un velo di voluttà, tutto ornava la tua bellezza. Troppo breve mi è parsa questa notte, durata tanto quanto la scia di un astro cadente! Se potessi ritornare al preludio dell'ardente volo, al crepuscolo dove innocenza e malizia sbiadiscono divenendo così un colore ed un'essenza sola! Mi guardavi e timidamente imploravi d'abbracciare il tuo corpo tremante vestito di una docile brezza, così io feci e tra le mie braccia t'avvolsi d'amore. Battezzai le tue labbra con un bacio dal tocco leggero come quello delle farfalle che carezzano i grandi laghi, attesi un po' e mi rispondesti con la stessa tenerezza. Sicché i baci si fecero più frequenti e appassionati, te eri bramosa di me ed io lo ero ardentemente di te, come se fossimo arse da una sete continua e feroce.
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