Lenti i ricordi passano nella mia mente, i tuoi riccioli d'oro scorrevano tra le mie mani, le carezze di riflesso che dolcemente donavi sanno di odore antico, di amore che mi davi.
Gli occhi che guardavano curiosi scrutavano silenti i giochi appesi, farfalle che volteggiavano nel vuoto facevi versi strani, era solo un gioco.
Gli anni che mi pesano nel cuore sono stati leggeri guardando il tuo mare che calmo accarezzava il risveglio e le domande che facevi per saper meglio.
Ora che donna sei carezzi ancora le mie rugose gote e nel ringraziarmi nell'averti donato vita vai per la tua strada e porti con te una gioia infinita.
Non ringraziarmi piccolo amore mio se tanto amore ci ha uniti, grazie a Dio, perché tanto amore non potrei ad altri donare che del mio stesso sangue sei tu la regina del mio alveare...
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