Affacciato alla finestra del mondo colgo l'urlo muto della natura ribelle. Profumo di zagara mandorli in fiore, Intorno, il silenzio. Fermo immagine di un paesaggio spettrale dove tutto si è fermato. Dolente riso, sguardo nel vuoto, un raggio di sole sul mio viso. Gli incontri non capitano a caso. Attimi di infinita tristezza. Amore vicino, così lontano cerco invano la tua mano. Dolce soffrir d'amanti uniti ma divisi nella sofferta gioia e meditando mi affido alla memoria Aspettando il domani.
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