Profumo di festa, aroma antico e nuovo, lascio ai miei sensi l'inebriarsi atteso senza cercare altra via di fuga che giammai troverei nell'incanto dell'istante. Occhi che ascoltano sottili forme d'intorno, voci dappresso, echi remoti, sussurri di stelle ed isole nel cielo, il pane caldo nella cesta di vimini. Ai piedi del monte, carezza all'improvviso, vedo aprirsi uno scorcio di paradiso tra la fitta vegetazione ombrosa ancor bagnata dalla rugiada del mattino. Non c'è tempo per partire, non c'è tempo per restare. Qui dove il tempo si è fermato a fare il pieno il vento racconta favole di luci ed ombre. Feux d'artifice, meraviglia senza fine, il mio nome è scritto su una nuvola, chiudo la porta della stanza del mondo, dacché il mio mondo è tutto in questa stanza.
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