D'onde di disiato e mancato nutrimento d'idrico balsamo orfano e mendicante ritratto d'obliata dignità giace tra labbra di stazione che dimenansi sanza pace. Vipera di basalto striscia la pavoneggiata indifferenza che del velen è madida d'una feroce diffidenza e soffocan rumori di sbuffanti passi del suo respir la biografia lascerà forse di vomito un lezzo, ma anco una poesia; scritta tra bottiglie con l'indelebil inchiostro del vino che di suo malfermo naviglio fu lido, ma pur assassino, e dal morbido e poi chiassoso sferragliar del treno a dipartirsi avrà l'alma sua verso l'urano più sereno. Chissà ove la terra vergin fissò per lui un riposo chissà sotto qual pietra di nome privata sarà ascoso l'inintercettabile divin a sé lo ha chiamato e dell'uom l'esister smarrito ha un frammento di fiato.
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