Il Tempo in lutto ha impedito il raduno, ha vestito il suo sonno di silenzio sulla bocca del suo foglio celeste, sulla soglia della pupilla appaiono – porta da quello a questo mondo – lacrime che quasi hanno paura di avanzare nella loro caduta, non soltanto più col riflesso. Il nottivago insonne si ritrova credente a sua insaputa in questa chiesa distrutta da troppo, aspetta che di eco in eco veda la luce che coi suoi sospiri implora pietà, ché esista in solitarie ceneri!
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