S'aprì la piaga estrema della luce, e con il grido della sua materia non chiese di esser mai rimarginata, volle che io vedessi chiaramente una purezza più alta del cielo, un'uniformità serena vinta, l'origine di un campo di spighe da cui far nascer l'ostia della notte, la pelle sacra che si denudò, il futuro interiore delle ossa, il cuore bianco dell'insonnia aperto come un occhio di cieco a illuminare l'immensità vacillante del buio, preda azzannata da fauci di raggi, preghiera di caduta che ebbe l'amen silenzioso nel lago di una tomba.
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