La strage turca

Nel fragile mondo,
in cui risiede il mio cuore,
continuo a peccare...
scivolando nel buio,
nell'abisso del mare!
goccia impotente che nulla potrà,
se non alterare la mente confusa;
delusa da gesta che non rendono grazia
a chi anela un sorriso,
ritrovandosi invece
un "ceffone" sul viso.

Oh!
assurda,
abietta azione.

Vanno lenti i passi miei
proseguendo stancamente
in quell'odio disarmante
sempre pronto ad accecare...
l'uomo misero ed imperfetto;
uomo accorto nel cercare
ciò che mai potrà trovare
"nei bisogni materiali,
nel guadagno che lo assilla,
nella guerra che lo uccide";
ignorando il vero senso,
sentimento terso e puro
di virtù così verace
che procura gioia e pace.

Quella pace ch'io vorrei:

per me stesso, per i miei;
per il mondo consumato,
per il mondo oltraggiato,
per quel figlio denigrato,
maltrattato, biasimato...
dalla stolta società...

... che alimenta la violenza,
senza un briciolo di clemenza.

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