Ataviche rocce s'ergono al cielo dal partoriente seme d'una terra antica. Bocche di fuoco, fossili e cristalli erosioni e occultamenti nei secolari tempi.
Sinuoso ostenti una pacata ascesa... nodosi anelli dei millenari tronchi, rinfolti di pelo verde le tue braccia E dona ossigeno alla terra che circondi.
Distese ardenti di sabbia iridescente che bruciano sotto un sole torrido e cocente, oasi sperdute create dalla mente al calar di una notte fredda ed imminente.
Grandi distese acquose ove lo sguardo perde I suoi confini; negli ondeggianti riflessi d'argento, di un caldo e brezzoso sole, V'è un pullular di vita... tra spumeggiar di scoglio.
L'immensità che mi circonda permea la mia pelle ed io al tatto "assaporo" D'essermi compiaciuto in essa!
Commenti