La casa dove vivesti ha fenditure ove nidificano le formiche della memoria (camminano dentro la testa, portano via, a mucchi, lentamente, i grani di passate stagioni e accumulano, per un inverno che è già qui). Nelle stanze più interne, quelle costruite nei tuoi recessi più profondi, ci sono crepe che si allargano, erosioni che saranno voragini, fino a che non ci sarà che il vuoto, un buco nero, come per la morte di una stella. E chi passerà dopo di te vedrà ancora l'indifferenza delle formiche che non ricordano, la piccola anfora del tuo corpo le sue minuscole incisioni indecifrabili.
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