Padre mio, conversare con te, faticosa impresa, ogni fatto replichi e addosso pronunci, ti abbandoni all'ozio vano.
Madre mia, la tua filosofia rasenta l'eccellenza, cerchi ogni sera un po' di conforto che non ti porgiamo, presi dalle nostre consuete imprese.
Grande figlia, debutta la tua esistenza, accerti che rancori e disappunti van chiariti all'istante, senza indugio e ricerchi da noi conferme al tuo stato di compagna fedele.
Piccola figlia, verifichi i tuoi confini, i tuoi ingegni, ma lacrime discendono dalle gote e ti persuadi di non spuntarla, da noi cerchi convalide e repliche, ma già le hai dentro di te. Apri un poco il tuo cuore e le leggerai.
Padre avrò pazienza, Madre ti accompagnerò a passeggio, Figlie mie, eterna stirpe. Alcuno lasciato.
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