Scritta da: Daniela Cesta
E aprile arrivò, sequestrati anima e corpo
da dietro i vetri di una finestra, chiusi in casa
prigionieri per un virus mortale,
non abbiamo goduto dell'entrata della primavera,
ne delle carezze del suo vento
viviamo reclusi tra le mura di casa
non coglieremo i fiori di aprile,
piangiamo a volte per il nostro paese,
da nord a sud, dalle Alpi agli Appennini,
con i loro splendidi villaggi,
laghi e fiumi che l'attraversano, boschi e valli
città piccole e grandi, cariche di storia,
che hanno donato civiltà al mondo
pieni di musei a cieli aperti,
capolavori inimitabili, delle persone del nostro passato
noi siamo un popolo affabile, che vive con amici e parenti
amiamo il bar, gli aperitivi, il parlare e sorridere
amiamo vestire bene, sfoggiare la nostra conoscenza
ascoltare il cinguettio gioioso degli uccelli a primavera,
aprile e i suoi mandorli in fiore, densi di profumo
inebria spirito, sublime estasi che mostra la gloria di Dio,
aprile italiano di questo terribile anno, città vuote e deserte
villaggi come fantasmi, boschi, valli e campagne
appartengono ora agli animali, le persone vivono in casa
chiusi senza vedere nessuno, periodo peggiore per un italiano.
Migliaia e migliaia di morti in questa nazione, che una volta portati in ospedale, i loro familiari non hanno più visto e non vedranno più.
Senza un funerale, ne un addio, ne un ultimo sguardo,
migliaia di povere anime che hanno tenuto la mano di
una infermiera vestita come un astronauta, che tratteneva le lacrime
aprile è arrivato e noi dobbiamo avere solo speranza e
amore per un passato che non dimenticheremo mai.

Immagini con frasi

    Info

    Scritta da: Daniela Cesta

    Commenti

    Invia il tuo commento
    Vota la frase:0.00 in 0 voti

    Disclaimer [leggi/nascondi]

    Guida alla scrittura dei commenti