Come quando il punto di partenza ce l’hai davanti allo specchio. Sei tu. E quegli occhi e quei capelli. E quel naso e quella ruga che vorresti spostare più su. E non lui, e non lei. E non loro. Tu. La strada da seguire, la casa dove tornare, da non lasciare mai davvero. Tu. Il luogo dove sperimentare, il mondo in cui viaggiare. Tu. E gli altri fuori, a vivere le loro vite, a seguire le loro strade. Nel modo più giusto che c’è. O in quello più sbagliato. Nel modo più loro che c’è. E tu fuori.
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