Scritta da: Andrea De Candia
Notte, pupilla vasta
che contieni e raccogli
i riflessi di lacrime stellari
che non cadono in volto, in guancia, in mento -
lontananza nel mare che li attende -
con le fauci dell'onde inferocite
- si sbriciolaron presto in spuma d'ossa,
in docile mollezza, chi di spada
ferisce, poi di spada perirà! -
sbranò la preda del figlio del sole -
fu lutto ovunque, come sulla terra
quando Cristo morì. Così la notte.
Pietà di Michelangelo che dona
il colore dell'animo alle cose
che obbediscono senza che subiscano -
e il mare è le ginocchia dove culla
l'immensa tomba - tutt'un cimitero -
dove riposa, dove? Non si sa!
Il giorno dopo è l'aldilà per lui
è noi morti di qui, illusi vivi,
non percepiamo che è resurrezione.

Immagini con frasi

    Info

    Scritta da: Andrea De Candia

    Commenti

    Invia il tuo commento
    Vota la frase:0.00 in 0 voti

    Disclaimer [leggi/nascondi]

    Guida alla scrittura dei commenti