Il raggio fu una spina inviata da Dio sul corpo d'un celeste santo ch'al centro altissimo del capo aveva già un'aureola da vivo. E le ferite fatte sanguinare, le garze delle nubi allontanate, un riversar l'amore al proprio esterno nel modo più concreto. Il declinante sole notturno fu il suo risalire alla causa del suo dolore fisico e strapparlo dal suo corpo di luce. E la notte fu viverlo in segreto con l'urlo della nuca reclinato fin quasi a esser prono sul suo mare, un baciare la crosta della notte in ogni punto dove era ferita.
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