Filastrocche


Scritta da: Anna De Santis
in Poesie (Filastrocche)

Ma chi me lo fa fare

Ma chi me lo fa fare,
di stare qui a parlare, sei sempre un po' fraintesa, comunque ti presenti,
io stavo tanto bene, senza nessun fastidio, mi sono messa a cantare,
chi me l'ha fatto fare,
di notte poi dormivo, senza preoccupazioni, ora continuamente ti rompono i cojoni,
ma perché questo e perché fai quello, niente gli va bene ma senza conclusioni.
Non mettetevi mai in evidenza, questa è la lezione, ognuno gestisca in casa tutte le sue ragioni.
Chi ve lo fa fare
Tanto comunque vada, non hai mai fatto niente, ma visto che sono uscita rimango ormai giù in strada,
e griderò per quanto fiato ho in gola, ve lo dirò l'ultima volta e ancora:
visto che non mi avete capito, non farò mai più niente niente!
Ma cosa volevo fare? Coinvolgere la gente?
Ora canto da sola senza farmi sentire, visto che non mi volete capire.
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    Scritta da: Anna De Santis
    in Poesie (Filastrocche)

    Dormi mio dolce bambino

    Dormi mio dolce bambino,
    la tua mamma ti è sempre vicino,
    il tuo cuore lo sa
    non c'è più posto ormai,
    quest'amore è più grande che mai.
    A vegliarti ci son gli angioletti
    e volteggiano intorno a te,
    dolce sonno ti danno
    e poi loro lo sanno
    il dolce bambino che sei.
    Dormi mio dolce bambino,
    la tua mamma ti è sempre vicino,
    il tuo cuore lo sa
    non c'è posto oramai,
    quest'amore è più grande che mai.
    Sogna sempre le cose più belle,
    sogna di salir sulle stelle,
    son brillanti lo sai ma ricordati che
    solo tu sei a brillare per me.
    Dormi mio dolce bambino...
    presto grande sarai, ma nei sogni tuoi
    resta sempre il bambino che sei.
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      Scritta da: Laila Cresta
      in Poesie (Filastrocche)

      Ninnananna nannanà dalla strega Ambarabà

      Va il baciosogno su raggi di luna
      e ci trasporta per l'aria bruna
      poi ci fa scender nel cerchio incantato
      di magici funghi color cioccolato.
      Una nebbia dorata protegge il gioco
      che mai non dura né troppo né poco.
      E infin bacionanna le palpebre chiude
      portando a un risveglio che un poco delude:
      un bel risveglio, tranquillo e perfetto
      ma ognun coricato... nel proprio letto.
      Un sognabbraccio, là per là,
      dalla strega Ambarabà.
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        Scritta da: Laila Cresta
        in Poesie (Filastrocche)

        Il chek up di Ambarabà

        Chek in Chek up Chetchup
        quante "rugne" ci son qua!
        Ma le streghe, già si sa,
        vincon ogni avversità.
        Nei lor capelli i ragnettini
        hanno d'argento i propri cuscini
        nei loro occhi verdi e gialli
        si riflettono le valli
        e se han la pelle così vellutata
        è per i fanghi di palude incantata.

        Vi mando un bacinuccellino,
        che sappia volarvi vicino
        portato da un soffio sottile
        che sembra sia aria d'aprile.

        Cosce di grillo e canto d'uccello,
        sbuffo di vento, profumo di fieno...
        e un cuor sempre sereno.
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          Scritta da: Laila Cresta
          in Poesie (Filastrocche)

          Ambarabà

          La stregaccia Ambarabà
          col culotto sul sofà
          con la testa a ciondoloni
          con i suoi poteri buoni
          con i piedi sui guanciali
          ripiegato ha le ali:
          ha le gambe alla parete
          con un libro da ore liete
          ha le tasche bell'e vuote
          nelle orecchie ha delle note
          nella mano ha un'arancia
          un cagnetto sulla pancia.
          Lei non sente se la chiami
          non si chiede se la ami
          nella sera calda e oscura
          più non prova la paura
          nella mente ha mille mondi
          e non tutti sono tondi
          nei suoi sogni c'è l'amore
          c'è la pace per il cuore
          per foreste e per montagne
          per i ricci e le castagne
          pei bambini e i dolci prati
          pei folletti sciamannati
          per la gente del pianeta
          ch'abbia presto vita lieta!
          Bacinanna bacinanna
          una gran coppa di panna
          bacisogni leggeri leggeri
          e uno in più di ieri.
          Bacinanna nanna nà
          Dalla strega Ambarabà.
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            Scritta da: Anna De Santis
            in Poesie (Filastrocche)

            Natale... che palle!

            Natale alle spalle
            e basta che palle
            ce ne sono per tutti
            di ogni colore,
            ci ho messo l'amore
            i grandi dolori,
            la gente sgradita
            e amici che ignori.
            E basta che palle,
            perché a fine d'anno
            ti fai poi due conti,
            meno male è finita,
            non basta una vita,
            tutti vengon quel giorno,
            la cena è gradita.
            E basta che palle
            un giorno in cucina
            ad imbottir la gallina,
            e ti prendon per culo:
            sei sempre divina!
            Il tempo non passa,
            ed è sempre festa,
            io sono ormai stanca
            e vorrei dormire.
            E basta che palle
            tra amici e parenti
            sorrisi suadenti
            di iene e serpenti
            e a fine serata,
            quanti complimenti.
            Che palle Natale
            La tombola, le carte,
            tentiamo la sorte,
            io più non ce la faccio,
            quasi quasi li caccio
            mamma quanto sono stanca!
            Ma il coraggio mi manca:
            e finisco per dire... restate a finire.
            E basta che palle.
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              Scritta da: Anna De Santis
              in Poesie (Filastrocche)

              È l'amore più grande che c'è

              È l'amore più grande che c'è,
              non svanisce, non tradisce,
              è per sempre e finisce con te.

              È la guida dei tuoi passi incerti,
              la tua ombra anche quando non c'è
              il suo sguardo ti segue dovunque,
              anche quando non senti che è lì,
              vive solo del tuo respiro,
              vive solo perché vivi tu.

              È l'amore più grande e profondo,
              non svanisce, non tradisce,
              è per sempre e finisce con te.

              Ha speranza che i tuoi sogni si avverino,
              ha speranza di felicità,
              quando cresci e vai via,
              quando spicchi il tuo volo
              e raggiungi la maturità;
              lei ti guarda andar via
              ma c'è sempre lo sai
              a mostrarti la via,
              nonostante tristezza nel cuore
              sempre ti accompagnerà con tutto il suo amore.

              Solo amore profondo,
              il più grande del mondo,
              non tradisce, non svanisce,
              è per sempre e finisce con te.
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                Scritta da: Anna De Santis
                in Poesie (Filastrocche)

                Tienimi sveglia

                Tienimi sveglia non voglio dormire,
                perché questo sogno potrebbe finire,
                dammi la mano stringila forte
                dolce sarebbe anche la morte.
                Tra le tue braccia tanto sognate
                tutta la notte voglio restare,
                tienimi sveglia non voglio dormire,
                tutto domani potrebbe finire.
                Fuori dal mondo non voglio pensare,
                per te c'è un'altra e anche per me
                ma in questa stanza altro non c'è.
                Siamo da soli stretti d'amore,
                tienimi sveglia non voglio dormire.
                Altro non sogno da questa vita,
                questi momenti solo per noi.
                Dimmelo adesso dimmelo ora,
                ti amo davvero, sei unica e sola,
                triste è svegliarsi senza di te.
                Ma questa vita più che banale
                che mi fa stare sempre più male
                perché non c'è stato un giusto momento,
                questo cercarsi è un continuo tormento.
                Tienimi sveglia non voglio dormire
                stringimi ancora, fammi sognare,
                fammi morire... con te.
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                  Scritta da: Fiorella Cappelli
                  in Poesie (Filastrocche)

                  Pinocchio

                  Mastro Geppetto, il falegname di un noto luogo
                  decise quella sera di accendere un bel fuoco!
                  Mise così i ciocchi nel camino
                  e con la sedia si accostò al calor vicino...
                  fu così che vide quel tronco chiaro
                  un ciocco, a dir poco, quasi raro!
                  Diritto, come un valido soldato
                  troppo bello per finir bruciato!

                  E lui che si sentiva così solo, poverino...
                  decise di dar vita... a un burattino!
                  Prese la pialla e lo scalpello
                  senza saper che stava per crear... un bel monello!
                  Lo costruì un po' birichino
                  tutto di legno... con un bel nasino!
                  Fu così che nacque un burattino
                  che assomigliava davvero ad un bambino
                  vestito di tutto punto, quasi perfetto
                  aveva sulla testa un giallo cappuccetto!

                  Ne fece di birbe, quel monello...
                  che ogni giorno trasformava in carosello!
                  Aveva naso lungo e gambe corte
                  e per compagni il gatto... e poi la volpe!
                  Invano lo consigliava la fatina
                  divenuta per lui la sua mammina
                  era un continuo dir bugie...
                  ne aveva pinocchio di sogni e fantasie!
                  Era per Geppetto una gran pena
                  tanto che finì nel ventre di una gran balena!

                  Ma poi quel burattino smise di dire bugie
                  e si sa, bambini, come sono le magie...
                  mantenne le promesse al suo babbetto
                  cosicché diventò un bimbo perfetto
                  e del legno suo restò...
                  soltanto un giallo cappuccetto.
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                    Scritta da: Anna De Santis
                    in Poesie (Filastrocche)

                    Sono presunzione

                    Sono io, presunzione,
                    infinita passione
                    sono pura emozione
                    per me

                    Io mi amo talmente
                    penso a me solamente
                    chi non lo fa è perdente
                    son sicura di me

                    sono testa e cervello
                    non sistemo il capello
                    né il vestito più bello
                    su me

                    Io parto e ritorno
                    gli altri fan da contorno
                    quando voglio li storno
                    via da me!

                    Non ostento, non mostro
                    a nessuno mi prostro
                    sembrerò forse un mostro?
                    E a me!

                    Chi mi vuole è così
                    non vi prego a star qui
                    dico a tutti di sì
                    dentro me.

                    Sono grande stratega
                    e la vita ripaga
                    nessun lingua mi frena
                    buon per me.

                    Sono sempre coerente
                    puoi sparlare demente,
                    non mi offendo ovviamente
                    sono fiera di me

                    Forse non è normale
                    ma pensando speciale
                    sono un tipo leale
                    con me

                    tanto amore so dare
                    a chi sa meritare
                    e chi non sa capire
                    lontano da me

                    Quel che penso lo voglio
                    senza nessun imbroglio
                    sono certo io il meglio
                    son convinta di me.
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