Poesie che hanno partecipato al concorso Come un granello di Sabbia

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Scritta da: Salvatore Riggio

L'anima esiliata

Vedo solo desolazione
in queste terre dimenticate,
distruzione ovunque il mio sguardo voli...
Sul terreno le orme ancora fresche stampate
di quel caos che passò ponendo sul trono la confusione.

Vedo solo immensa tristezza
in questa pianura, dove il grigio prevale.
Il sole spento in questo cielo privo di vita...
Eppur un tempo questo vedere non era di un atrocità tale,
ricordarlo mi provoca un certo senso di disgusto, di amarezza.

Non vedo più niente in queste terre abbandonate,
talmente è confusa ormai la mia vista
che neanche al di fuori di ciò nulla di definito intravidi...
Ma come avrà fatto lei a ridursi in questo stato?
Mai avrei potuto pensare che io e lei per questo eravamo destinati,
ormai però dovrò accettare... vivere in queste terre come neo esiliato...
Composta lunedì 16 novembre 2009
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    Scritta da: Salvatore Riggio

    La Madre

    Nostra madre ci parla!
    Con ogni suo singolo soffio di vento,
    ogni rumore di un ramo spezzato,
    di una foglia che cade, l'ardere del fuoco,
    ma quel antico linguaggio ormai
    da tempo abbiamo scordato.
    Nostra madre ci parla!
    Con ogni singola goccia che cade
    di questa pioggia che pianto pare,
    con questi fulmini questi tuoni,
    che nel cielo rimbombano come un lamento.
    Nostra madre purtroppo non parla più, ormai sta gridando!
    Ci dovremo vergognare perché siamo noi il suo tormento...
    Eppure l'uomo di lei rispetto non ha anzi di un enorme peccato
    si sta macchiando, Lui non se ne accorge ma la sta ammazzando!

    Nostra madre sta morendo...
    Ma da solo la crudeltà dell'uomo
    non si può tentar di fermare.
    Tutti noi dovremo capire,
    ricordarci quel antico linguaggio
    per poter nuovamente nostra madre amare,
    che è da tempo immemore che l'abbiamo scordato.
    Poniamo una fine alle sue torture per risentir sua voce nel cuore,
    diamole quell'abbraccio che infinite, troppe, volte le abbiamo negato.

    Nostra madre ci parla, grida!
    Ma l'uomo non le dà ascolto ed è la prima volta in cui
    aspetto impaziente un suo schiaffo una sua punizione!
    Perché noi ce lo meritiamo ma quando avverrà non credo
    che ci sarà un'altra possibilità, per riiniziare, un'altra occasione.
    Composta lunedì 16 novembre 2009
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