Non è
nello scoccare delle ore,
nel ricorrersi dei giorni,
nel susseguirsi delle stagioni
che misuro questa
tua eterna mancanza,
ma è nel rintocco
dolente del cuore
che risuona
lento
nel vuoto
di te.
Voglio ancora
sentire il battito
del mio cuore
come campane
a festa la domenica,
voglio che il sole
disperda l'ombre
che i miei passi lasciano,
voglio teneri fiori
spuntati dove
lascio i miei timori,
voglio ancora sentire
il vento sussurrarmi
familiari note,
voglio librarmi
alta nel cielo
oltre nembi tenebrosi
che sfiancano l'anima.
A te ragazzo
del vento
il mare ha promesso
scompiglio
non temere
di infrangere
l'onda
se contro corrente
è il tuo navigare,
dritto sia il tuo sguardo
oltre ogni angusto
confine.
Neve d'inverno
polvere sottile
in un gelido
abbraccio
di un mesto ricordo.
Ricordi... ricordi
tornano ancora
danzano ancora
tra freddi cristalli
neve gioconda
tra flutti di venti
irosi e indiscreti
Ricordi... ricordi
vivono ancora
gelano ancora...
e alle prime luci del mattino
come stralci di sogni
sciolgono al sole
il loro triste dilemma
in vapore leggero.
Perché t'amo
che sono venuto
a cercarti
avessi avuto mille
catene per trattenerti
non avrei mai potuto legarti
perché t'amo
t ho lasciata andare
frenando il passo
perché tu mi potessi
ritrovare
perché t'amo
lascio che il silenzio
ti sussurri la mia assenza.
Non pensare
al vento
che scuote
furente
le fronde degli alberi.
Non pensare,
non senti?
L'eco della rondine
che garrisce
ritorna a casa
e non teme
di perdersi.
Il suo non è
un addio.
Sapessi volare
con ali di gabbiano
lascerei alla terra
questo peso mortale
e dall'uno all'altro mare
mi saprei librare
con future speranze
strette al cuore
solo per venirti
a cercare.
Ho aspettato troppo
invece di guardare
al di là delle nubi
ho lasciato che il buio
ricoprisse i miei giorni.
Ho aspettato troppo,
ma inaspettatamente
contro ogni logica
ho ancora voglia di sognare
inaspettatamente
ho ancora voglia di sperare
inaspettatamente
non riesco a smettere di credere
che il sole esiste anche per me
inaspettatamente nonostante
tutto
credo ancora che tutto possa cambiare.
Ho aspettato troppo
e non voglio più aspettare...
Spiegazzato
accartocciato
mi vedo
e m'odio
di un odio che solo
l'amore può provare
perché alla fine
io m'amo
e non c'è al mondo
chi m'ami
e m'odii
come solo io
posso fare.
Conosco a memoria
la linea sottile
che reca l'ombre
sulle tue fragili ciglia,
gli angoli angusti
di labbra serrate
mentre l'alba
tarda a venire,
il futuro ci è incerto
e ora ci sembra
tortuoso e nemico,
ma verrà ancora domani
e un altro ancora
e i miei occhi avranno ancora i tuoi occhi.