Le migliori poesie di Rainer Maria Rilke

Scrittore, poeta e drammaturgo, nato sabato 4 dicembre 1875 a Praga (Repubblica Ceca), morto mercoledì 29 dicembre 1926 a Montreux (Svizzera)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Elisa Iacobellis
Sii paziente verso tutto ciò
che è irrisolto nel tuo cuore e...
cerca di amare le domande, che sono simili a
stanze chiuse a chiave e a libri scritti
in una lingua straniera.
Non cercare ora le risposte che non possono esserti date
poiché non saresti capace di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa. Vivere le domande ora.
Forse ti sarà dato, senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano
giorno in cui avrai la risposta.
Rainer Maria Rilke
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    Solitudine

    La solitudine è come la pioggia.
    Si alza dal mare verso sera;
    dalle pianure lontane, distanti,
    sale verso il cielo a cui da sempre appartiene.
    E proprio dal cielo ricade sulla città.

    Piove quaggiù nelle ore crepuscolari,
    allorché tutti i vicoli si volgono verso il mattino
    e i corpi, che nulla hanno trovato,
    delusi e affranti si lasciano l'un l'altro;
    e persone che si odiano a vicenda
    sono costrette a dormire insieme in un letto unico:

    è allora che la solitudine scorre insieme ai fiumi.
    Rainer Maria Rilke
    Composta domenica 21 settembre 1902
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      Scritta da: prosdocimo

      Come potrei

      Come potrei trattenerla in me,
      la mia anima, che la tua non sfiori;
      come levarla oltre te, all'infinito?
      Potessi nasconderla in un angolo
      sperduto nelle tenebre;
      un estraneo rifugio silenzioso
      che non seguiti a vibrare
      se vibra il tuo profondo.
      Ma tutto quello che ci tocca, te
      e me insieme
      ci tende come un arco
      che da due corde un suono solo rende
      Su quale strumento siamo tesi,
      e quale grande musicista ci tiene nella mano?
      O dolce canto.
      Rainer Maria Rilke
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        A Lou Andreas-Salomé

        Non posso ricordare. Ma quei momenti
        puri dureranno in me come
        in fondo a un vaso troppo pieno.
        Non penso a te, ma sono per amore tuo
        e questo mi dà forza.
        Non ti invento nei luoghi
        che adesso senza te non hanno senso.
        Il tuo non esserci
        è già caldo di te, ed è più vero,
        più del tuo mancarmi. La nostalgia
        spesso non distingue. Perché
        cercare allora se il tuo influsso
        già sento su di me lieve
        come un raggio di luna alla finestra.
        Rainer Maria Rilke
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          Un giorno esisterà la fanciulla e la donna, il cui nome non significherà più soltanto un contrapposto al maschile, ma qualcosa per sé, qualcosa per cui non si penserà a completamento e confine, ma solo a vita reale: l'umanità femminile. Questo progresso trasformerà l'esperienza dell'amore, che ora è piena d'errore, la muterà dal fondo, la riplasmerà in una relazione da essere umano a essere umano, non più da maschio a femmina. E questo più umano amore somiglierà a quello che noi faticosamente prepariamo, all'amore che in questo consiste, che due solitudini si custodiscano, delimitino e salutino a vicenda.
          Rainer Maria Rilke
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            Scritta da: Mikaboy77

            La sera è il mio libro

            La sera è il mio libro. Risplende
            nella rilegatura di damasco rosso.
            Sfiorando l’oro delle cuciture
            la apro con le mani, adagio.
            E leggo la sua prima pagina:
            felice di trovare un tono calmo
            leggo più sottovoce la seconda,
            e la terza già la sogno.
            Rainer Maria Rilke
            Composta sabato 4 agosto 2018
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              Scritta da: Gabriella Stigliano

              L'angelo

              Con un cenno della fronte respinge
              lungi da sé ogni vincolo, ogni limite
              perché per il suo cuore passa alto e immenso il ciclo
              degli eventi che ricorrono eterni.

              Nei fondi cieli scorge una folla di figure
              che lo chiamano: riconosci, vieni -.
              Ciò che ti pesa, perché lo sostengano,
              non affidarlo alle sue mani lievi.

              Verrebbero di notte a provarti nella lotta,
              trascorrendo la casa come furie,
              afferrandoti come per crearti
              e strapparti alla forma che ti chiude.
              Rainer Maria Rilke
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