Le migliori poesie di Oscar Wilde

Poeta, aforista, scrittore, drammaturgo, giornalista, nato lunedì 16 ottobre 1854 a Dublino (Irlanda), morto venerdì 30 novembre 1900 a Parigi (Francia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Marzia Ornofoli

Santa Dacca

Sono morti gli dèi, non più serti d'ulivo
a Pallade dagli occhi grigi, o spighe offerte
Alla figlia di Demetra. Non più canti
Lieti di pastori al sole.
Pan è morto, e con lui ogni piacere segreto
In vallette nascoste tra anfratti:
Più non cerca sorgenti il fanciullo.
È morto Pan, regna i figli di Maria.
Eppure... forse, in quest'isola rapita dal mare,
Tra gli asfodeli, qualche Dio si nasconde,
e morde amaro il frutto del ricordo.
Se così fosse, amore, meglio fuggire
Alla sua invidia, all'ire. Ma, forse... vedi
Le foglie mosse? Stiamo un po' qui a guardare.
Oscar Wilde
Composta lunedì 10 agosto 2009
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    Scritta da: Marzia Ornofoli

    Requiescat da rosa mystica

    Fate piano, è qui vicina
    Sotto la neve,
    Parlate adagio, lei può sentire
    Crescere le margherite.
    I suoi capelli d'oro luminosi
    Oscurati dalla ruggine,
    Lei che era giovane e bella
    Trasformata in polvere.
    Come un giglio bianca la neve
    Non sapeva, quasi
    Di essere donna, tanto
    Dolcemente era cresciuta.
    Legno di bara e pietra
    Le pesano sul petto,
    Io mi tormento il cuore,
    Solo, lei riposa.
    Ma basta, basta, non può sentire
    Lira o sonetto,
    Qui è sepolta la mia vita,
    Ammucchiatevi altra terra.
    Oscar Wilde
    Composta martedì 21 luglio 2009
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      Scritta da: Marzia Ornofoli

      Vita nuova da rosa mistica

      Stavo dinanzi al mare arido e le onde
      Con gli spruzzi sul viso nei capelli
      Mi colpivano. Lunghi fuochi rossi
      Ardevano nel cielo, urlava il vento.
      Verso terra stridevano i gabbiani.
      "Perché" gridai "la mia vita è di dolore,
      e come il mare i miei campi turbinosi
      Non producono alcun frutto?"
      Erano lacere, squartate le mie reti.
      Tuttavia, come un ultimo dado le gettai
      Nel mare, e attesi.
      Non la fine apparve, lo splendore
      Dalle acque nere del passato
      Emerse in membra candide!
      Oscar Wilde
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        Scritta da: Marzia Ornofoli

        Sonetto alla libertà da Eleuteria

        Non che io ami i tuoi figli, i cui occhi vuoti
        Vedono solo l'ansia che li opprime
        e le cui menti nulla sanno, e nulla vogliono sapere...
        Ma il ruggito delle tue democrazie,
        i tuoi regni di terrore, le tue grandi anarchie
        Come il mare rispecchiano le mie passioni più selvagge
        Dando un fratello alla mia rabbia: libertà
        Soloper questo le tue urla sgraziate
        Mi sono gradite; altrimenti tutti i re potrebbero
        Togliere ogni diritto alle nazioni con le fruste
        Insanguinate o cannoni traditori, e io
        Resterei indifferente... Invece,
        Invece questi cristi ce muoiono sulle barricate,
        Dio sa che sono con loro in qualche cosa.
        Oscar Wilde
        Composta venerdì 31 luglio 2009
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          Scritta da: Marzia Ornofoli

          È pieno inverno

          È pieno inverno, sono nudi gli alberi
          Tranne là dove si rifugia il gregge
          Stringendosi sotto il pino.
          Belano le pecore nella neve fangosa
          Addossate al recinto. La stalla è chiusa
          Ma strisciando i cani tremanti escono fuori,
          Scendono al ruscello gelato. Per ritornare
          Sconsolati indietro. Avvolti in un sospiro
          Sembrano i rumori dei carri, le grida dei pastori.
          Le cornacchie stridono in cerchi indifferenti
          Intorno al pagliaio gelato. O si acquattano
          Sui rami sgocciolanti. Si rompe il ghiaccio
          Tra le canne dello stagno dove sbatte le ali il tarabuso
          e allungando il collo schiamazza alla luna.
          Saltella sui prati una povera lepre,
          Piccola macchia scura impaurita
          e un gabbiano sperso, come una folata improvvisa
          Di neve, si mette a gridare contro il cielo.
          Oscar Wilde
          Composta martedì 11 agosto 2009
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            Scritta da: Marzia Ornofoli

            Ahimè

            Con ogni passione andare alla deriva
            Fin che l'anima vibri come un liuto a tutti i venti:
            per questo ho rinunciato alla saggezza,
            Alla mia antica disciplina?
            Mi sembra la mia vita un palinsesto
            Di rime e note, canzoncine
            Scribacchiate in vacanza pigramente
            a un ragazzo. A mascherare il segreto.
            Certo avrei potuto giubgere in vetta, un tempo,
            e dalle dissonanze della vita
            Trarre un accordo che salisse a Dio.
            Quel tempo è morto? Con la piccola bacchetta
            Ho solo sfiorato il miele dell'arte-
            e devo prendere l'eredità di un'anima?
            Oscar Wilde
            Composta martedì 4 agosto 2009
            dal libro "Poesie" di Oscar Wilde
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              Scritta da: Marzia Ornofoli

              Les silhouettes

              Il mare è sriato di sbarre grig,
              Stonato e cupo è il vento.
              Come una foglia appassita, la luna
              Passa sulla baia di tempesta.
              Tagliandosi sulla sabbia pallida
              Resta una barca nera: un ragazzino
              Ridendo vi si arrampica,
              Le mani bagnate luccicanti.
              E là dove stridendo gli uccelli,
              Sull'erba scura passano
              i giovani abbronzati mietitori,
              Come silhouettes contro il cielo.
              Oscar Wilde
              Composta venerdì 7 agosto 2009
              dal libro "Poesie" di Oscar Wilde
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