Le migliori poesie di Oliviero Amandola

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Scritta da: Oliviero Amandola

Torino dalla finestra

Torino dalla finestra,
è una donna sola,
che passeggia con in mano
un ventaglio di fiori;

Torino dalla finestra
è un mosaico di strade,
nascosto negli occhi
di mille persone;

Torino dalla finestra,
ogni mattina, si ricuce
le ferite da sola dentro la tela
di un'artista di strada;

Torino dalla finestra,
ti ruba i pensieri
entrando nel cuore
con il primo raggio di sole;

Torino dalla finestra,
è una lettera antica
adagiata sul davanzale del mondo,
che vuol essere amata,
non solo studiata.

Torino dalla finestra,
è la sveglia notturna
che ti priva del sonno,
per farti ad occhi aperti sognare;

Torino dalla finestra,
è un dipinto di stelle
avvolto nelle lenzuola
di un cielo d'inchiostro...

... è quel gatto randagio,
che dal cornicione,
guarda la luna sopra la mole:
Quando ti fissa negli occhi, talvolta,
ti lascia senza parole.

Torino dalla finestra,
ha il corpo seducente
di una donna misteriosa che passa...
Cambiando orbita, resta,
dal cielo di Superga nascosta.

... Torino aperta la finestra,
ha la dolcezza di una ragazza madre vestita di fiori,
che ogni giorno, lietamente,
accompagna i propri figli a scuola.
Oliviero Amandola
Composta nel maggio 1996
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    Scritta da: Oliviero Amandola

    Semplicemente lei

    L'infelicità mia è un debito...
    Mentre lei è così viva, così intensa,
    mi ricorda un bel paesaggio segreto
    il suo corpo, il suo viso,
    è il mistero che da sempre
    ho sognato sin da quand'ero bambino;
    ma la sua voce,
    ahimè che suono,
    così gentile al punto tale da farmi paura,
    a tal punto che dopo un suo bacio,
    non si sappia più neanche parlare:
    ma se vedeste le labbra,
    anche mute, sono un percorso,
    agili e così perfette,
    dove si può curare ogni ferita passata,
    e l'ombra di ogni respiro,
    è piena di tutto ciò, che di più sottile,
    rende ogni persona,
    vittima di una straordinaria bellezza:
    Lei è così,
    diversamente non l'avrei mai amata.
    Oliviero Amandola
    Composta giovedì 16 ottobre 2014
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      Scritta da: Oliviero Amandola

      La Poesia

      La poesia è uno strumento magistralmente fecondo,
      che né prova vergogna, né sa tacere nel tempo,
      ma sa rendere astratta ogni parola più vera,
      e ad ogni cosa dona una forma sapiente,
      nascondendone il fine,

      e quanto più aguzzi la vista
      credendo d'esser riuscito a mettere a fuoco
      ogni verso nascosto, la poesia ti prende,
      ti sorprende, ti spiazza lasciandoti solo,
      e disarmandoti con un silenzio, poi ti riprende.

      La poesia vera,
      sa rendere genio anche l'animale più vile,
      e come tutte le cose divine,
      con una mano ti dona l'eterno fiore di vita,
      mentre con l'altra, ti consegna in prestito d'uso una frusta:

      A te la scelta di far quella giusta.
      Oliviero Amandola
      Composta mercoledì 8 ottobre 2014
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        Scritta da: Oliviero Amandola

        L'ancora del tempo

        Vedi quei rami del ciliegio,
        a poco a poco, sopra di essi
        passano i giorni come fedeli
        ombre di stelle,
        mutano le distanze,
        estinguono le memorie,
        finché tutti i giorni non fanno
        di una vita intera un'unica somma,
        e restano nudi gli anni, soli,
        come i ricordi resistenti al caldo e al freddo
        delle stagioni, ormai con le gemme
        rivolte nel vento di un unico giorno,
        che una vita intera racchiude...
        Vedi quei rami del ciliegio;
        sono i quattro periodi dell'anno,
        la rosa dei venti,
        l'ancora che rende saldo l'orizzonte all"eternità.
        Oliviero Amandola
        Composta lunedì 8 giugno 2015
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          Scritta da: Oliviero Amandola

          Io e lei, dei nostri giorni, saremmo l'essenza di un bacio

          Io e lei, saremmo felici
          anche solo avendo un panino
          da dividere in due;

          coricati a guardar la rugiada posarsi alla terra,
          delicatamente, come fosse un bacio
          che pian piano scivola nella gola e rinfresca la voce.

          Io e lei, lasceremo scoperto nel giorno un solo vuoto,
          quando due ombre ancora riempirebbero di suono
          un ricordo d'amore lasciato sul letto;

          saremmo la verità,
          che unirebbe ogni nostro gesto nel giorno,
          e le parole, che trasparenti,
          passerebbero attraverso le labbra di notte:

          Io e lei, saremmo il diritto che regala un dovere alla luna,
          e saremmo per sempre il respiro, che unisce per l'eterno
          uno sguardo di fiori, attraverso i mille pensieri,
          che ogni innamorato, porta da sempre, in segreto nel cuore.
          Oliviero Amandola
          Composta giovedì 18 settembre 2014
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