Perdonate sorelle ho accolto in cuore il vostro silenzio. Ora vi abita e soffre le perle del vostro dolore batte così forte così stridente e acuto che il cuore ne patisce. Una leonessa cavalca sulle onde d'Oceano una leonessa del dolore che da tempo ha dato le sue lacrime al mare.
Questa notte ho svoltato l'angolo di un vicolo buio e la mia ombra mi è venuta in braccio. Questo vestito stanco voleva farsi trasportare e il colore Nulla mi ha parlato: sei nell'aldilà!
Pronti sono i paesi a sollevarsi dall'atlante. A scrollarsi il loro involucro stellare e annodarsi sulla schiena i fasci azzurri dei loro mari, a mettersi, berretti sul fumo dei capelli, le montagne dalle radici ardenti.
Pronti a portare nel bagaglio l'ultimo peso di tristezza, questa crisalide sulle cui ali un giorno termineranno il viaggio.
Stanno lì, nelle pieghe di questa stella, coperti da un brandello di notte, e attendono Dio. Una spina gli ha serrato la bocca, la parola gli si è persa negli occhi che parlano come fontane in cui è affondato un cadavere. Oh, i vecchi, che portano negli occhi, unico avere, la loro bruciata discendenza.
Mentre sto qui in attesa fuori il tempo si strugge nel mare ma sempre ripreso per gli azzurri capelli non raggiunge l'eternità - Nessun amore ancora tra i pianeti ma già vibra un accordo segreto.
Il peso svincolato dell'angoscia piangilo tutto Due farfalle reggono per te il fardello dei mondi e io metto le tue lacrime in queste parole: La tua angoscia comincia a rilucere.