Poesie di Mariluce Bardi

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Scritta da: Mariluce

Cioccolata

Cioccolata
è la mia vita
con te:
dolce amara
pizzica fervida
il palato,
e malato
è il mio cuore
per te.
Ritorna forte
la mia voglia
di posar le labbra
sulla tua dolcezza...
Intero ti scioglierei
sulla lingua
per sfogar remote angoscie!
Cioccolata è questa storia,
passione e delizia
sorrisi e segreti
tra me
e questo sapor sconosciuto
che sa tanto di buono...
Mariluce Bardi
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    Scritta da: Mariluce

    Sassolino

    Si plasma un sasso
    lentamente,
    ad ogni battito,
    ad ogni lacrima,
    per un silente sospiro
    che malinconie avvolge
    in pavido segreto...
    Com'un ombra riveste
    ogni incònfessata speme,
    giù in fondo,
    pè i sentieri dell'anima...
    Accenno il riso alla folla,
    che pur osserva
    com'incanto assorta
    il mio fluìre indòmito...
    Rifuggo dal mio vivere,
    ogni palpito è un pianto,
    custodito cauto
    tra i miei gemiti inconsueti...
    Par vera la follia,
    seppur ognun vi crede,
    par sincera quest'anima,
    finché nessun la vede...
    M'inchino al mondo,
    sorrido ironica al Destino,
    se il mio cammino è questo
    io mi acquieto con gioia,
    senz'ombra d'amarezza riserbare
    Né rancore
    né inquietudine
    potranno mai svelare
    la durezza sì pur fragile
    di tal sasso,
    che sopito se ne sta
    dentro me,
    immoto all'infinito,
    seppur sazio mai non è.
    Mariluce Bardi
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      Scritta da: Mariluce

      Per amarti ancora

      Le mie mani
      Onde fragili sul tuo lido impervio
      primule dischiuse nel secreto tuo giardino
      Noi pavide creature
      tra i ricordi e le paure
      ed i rifiuti del mondo...
      Armonia immèmore
      al respìr dè tuoi respiri
      e carpire il magico
      tra i Silenzi tuoi infiniti
      In simbiosi noi,
      che Amor chiediamo ancora
      tra incolti frutti
      di vivide illusioni
      Perpetui disincanti
      tra le mie le tue emozioni...
      Reo tu
      d'occultar lo Spazio
      dè celati miei pensieri
      come ieri tu
      arrogante mio Signore
      sì risali in un istante
      a luminar il buio grido
      a divenir incanto lieve
      Ed il Tutto or or non conta,
      l'alba spunta
      il sòl tramonta
      nulla muta nulla arresta
      la mia spème
      il mio desìo
      Infinito è il mio vagare
      per poter Amarti ancora...
      Mariluce Bardi
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        Scritta da: Mariluce

        Piccole Anime nell' Oscurità

        Potenti due braccia
        innalzano audaci
        lo Spirito al cielo
        silente e dolente
        nell'Oscurità.
        Pagò la sua Morte
        Angoscia ispirando
        con pàurosa sete
        d'Amore e di Gioie
        perdute
        lontane e infinite
        nell'Oscurità.
        Soffrire ci fa
        quest'Ansia di vuoto
        che spinge all'Assurdo
        nel mondo inquinato
        ch'osserva noi tutti
        e Immenso ci annulla
        nell'Oscurità.
        Soltanto una Lacrima
        scenderà piano
        sul volto infangato
        da mille amarezze
        umiliato segnato
        deriso angosciato
        proteso all'Eterno
        nell'Oscurità.
        Pazzìa la nostra umiltà,
        gioiosa quest'Anima
        al giorno ridesta
        ch'innalza il suo Volo
        al chiaro Infinito
        di un Cielo nuovo
        ch'abbraccia con noi
        testardi ribelli
        quest'Urlo infelice
        di Rabbia e passione
        nell'Oscurità...
        ... S'ode un canto
        nel Pianto,
        un bagliore improvviso
        ci acceca lucente
        e illumina il viso
        nell'Oscurità.
        Mariluce Bardi
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          Scritta da: Mariluce

          Inno a un libero sospir di quiete

          Sola nella folla
          seduta sull'asfalto
          ascolto:
          il canto degli Angeli
          triste e perenne,
          avvolta dal velo
          d'un candido sospiro...
          ... respiro,
          gemendo d'Emozione
          al tocco d'un Immenso spazio,
          Infinito e incontrastato,
          disìncantato fragile
          tra i ricordi e le paure.
          Sepolta tra la cenere,
          la mia carne gelida
          ed ànsimante ancòra;
          tremo e m'acquieto,
          timida e pensosa
          immota contemplando
          l'Armonia assoluta
          dè più svariati Mondi...
          alla Natura e all'Artificio
          tende il mio Inquieto Spirito,
          si culla e s'annulla
          il mio pianto silente,
          placato dal Sogno
          d'un libero rifugio
          là dove trova
          la sua sconfinata Quiete...
          Mariluce Bardi
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            Scritta da: Mariluce

            Lieve

            ... par vero
            tal sussurro di delfini
            ove Oceani Infiniti
            s'abbracciano maestosi
            ove danzano le onde
            al fluìr d'ogn'ora incauto...
            ... par d'udire
            il canto etèreo di sirene
            nel soffuso lieve scorrere
            dei miei cenci di memorie
            là nel tiepido tepore
            di quel mondo ormai remoto...
            ... par di gioia
            il saluto mio perpetuo
            mentre scruto gli antri miei
            mentre parlo al cuor sì candido
            con sussurri d'amarezza,
            per sorridere sardonica
            dall'eretta mia Fortezza...
            ... par sussulto,
            ed è certezza:
            dai miei voli d'oltreoceano
            malincònico è il ritorno...
            Mariluce Bardi
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              Scritta da: Mariluce

              Piccola Luna

              Piccola Luna,
              a piedi nudi
              sulle asperità del mondo
              te ne vai.
              Sciogli i nodi ai capelli,
              viso d'angelo
              con animo assonnato,
              silente rassegnato,
              E lasci i fardelli,
              Puoi elevarti in volo.
              Impressa nelle terrene miserie
              quell'immagine tua,
              or bellezza immortale,
              da lasciar senza fiato.
              Ci si sfiora per caso
              senza tracce lasciare:
              Quanti abbracci mancati
              Quanta voglia d'amare.
              Quanti occhi nel mondo,
              Quanti sguardi non dati.
              Manca il tempo, la gioia,
              Il senso, la voglia.
              Poi tu balzi un istante,
              serri gli occhi ed apri i nostri:
              Quale tempo, qual gioia,
              Quale senso, qual voglia
              Son reali? Sol mostri
              d'annientare,
              per poter ricominciare,
              solo questo ora
              Conta.
              A piedi nudi,
              e i pugni chiusi,
              Te ne vai.
              Nel tuo silenzio odo un urlo assordante,
              il messaggio più potente
              che abbia mai ricevuto.
              È il mio ultimo saluto,
              Selene.
              Mariluce Bardi
              Composta venerdì 28 luglio 2017
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                Scritta da: Mariluce

                Alle vittime innocenti oggi, nella mia Puglia

                Poesia di getto. A tutti voi.

                Mi chiedi il Tempo.
                E cosa sia il tempo.
                Caro, il tempo è un'illusione,
                Rimurgina e ripristina silente,
                Ma mente, non sente.
                Sei lì, avvolto insonne
                in pulviscoli ovattati,
                Ma l'ombre ed il divino languono,
                né mai t'avvisano.
                L'urlo umano e il pianto e il tanto,
                Sopra consuete distrazioni:
                Si vuol fermare il tempo, con leggiadra convinzione.
                Ma il tempo eccede e mai resiste,
                Non esiste, son goccioline e pulpiti
                Accavallati e piccoli,
                Tra morti inutili e nuove futili feste...
                Domani nulla sarò, tu neppure,
                Mentre una madre chiude gli occhi alla sua bimba,
                Poi la a cinge stretta a contener tutto il terrore,
                Tutto l'amore in un istante,
                Sol quello non possiamo spiegare.
                Anche la morte perde.
                Mariluce Bardi
                Composta martedì 12 luglio 2016
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                  Scritta da: Mariluce

                  Resta lì

                  Ssssh... non confondermi.
                  È rumorosa la mia malinconia.
                  Inquieta, fervida la fantasia
                  scorre,
                  colma e leviga i vuoti miei.

                  Nella notte mi dici "ancora", tu...
                  mai satolla d'ogni lacrima versata.
                  E cerco allora il cielo,
                  che trapassi il muro intorno
                  e mi rivesta d'immenso.

                  Ti sento viva, dentro me.
                  Con intenso battito
                  mi sconquassi al centro.
                  Lasciami, ti prego.
                  Ho l'ali spezzate.
                  L'ho per ora custodite
                  con sigillo non sicuro.

                  M'hai rubato tu la chiave,
                  meschina, e non sai
                  che non l'ho mai voluta usare...
                  non son perdente,
                  sei solo un silente rifugio.

                  Resta lì, non mi toccare:
                  sono aria e sangue,
                  inchiostro e pioggia,
                  profumo e fango...
                  tornerò a volare.
                  Mariluce Bardi
                  Composta sabato 30 giugno 2012
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                    Scritta da: Mariluce

                    Ode ad un nuovo nato amore

                    Lei lo sa.
                    Sa che val la pena
                    vivere
                    in questa civiltà,
                    anche quando la sua luce
                    s'offusca di malìnconie remote.
                    Sente le note,
                    ed i canti del cuore
                    ritrovan la giusta intonazione.

                    Lei la vedo col suo uomo
                    danzare attorno al sole,
                    e fregare l'amore,
                    e correre e gustar la vita.

                    La salita è finita,
                    e lascia che gli addii
                    la facciano amare.
                    Albe chiare, infiniti cieli
                    da esplorare ancora.

                    Racconterà di fate
                    e di indiani, lei
                    la sera, incantucciata sul divano
                    col suo uomo, amore vero,
                    che l'osserva piano,
                    e con l'amica in velluto nero,
                    inventerà novelle,
                    e conteranno le stelle insieme.

                    Il loro sangue riscalda anche il sole, adesso.
                    Niente più parole, mai è concesso
                    alle fate, e agli indiani,
                    che quando s'amano
                    salvano il mondo.
                    Mariluce Bardi
                    Composta lunedì 28 luglio 2014
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