Le migliori poesie di Mariana Nechita

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Scritta da: Bramante
Se il dire dovesse sciogliere i grumi appesi al cuore
se il guardare dovesse tracimare gli argini dello sperare
se ascoltare vuol dire sperare di non trascinarsi a fondo
se piangere insieme toglie le lame infilate nella gola
non più illusioni né neve sulla pelle, soltanto luce
ch'abbaglia e smunta il sangue lasciando passare il sole.
Mariana Nechita
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    Scritta da: Bramante
    Voglio amarti adesso
    Prima che le luci spengano
    negli occhi la loro evanescenza
    Prima che l'inquieto fiume trasbordi
    e ammagli del tutto il cuore
    Prima che la pioggia tocchi la sabbia
    e sparisca come spariscono le urla nel deserto
    Prima che ogni lacrima abbia la sua croce.
    Voglio vedere il tuo respiro fermarsi
    Voglio dormirti dentro e sognarti
    Volare sulla tua immacolata pelle
    e sbottonarti l'ultimo pudore
    Fuggire dal mondo e dal suo rumore
    Prima che gli inverni senza luce
    gelino le labbra prima dei baci
    Prima che il vento trovi spifferi in cui fischiare
    e mi distragga dal frumento dei tuoi occhi
    che diventi pane ogni giorno per sfamarmi
    Prima che il mare copra le nostre impronte
    o un gabbiano si stacchi dal tramonto
    o che i gigli diventino vermigli.
    Mariana Nechita
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      Scritta da: Bramante
      Voglio amarti e attraversarti
      vicino alla pelle l'anima
      scomporti la trama dei respiri
      e ricomporti come bruma
      gli orli dei sorrisi sulle labbra

      Salirti fino agli occhi
      e discenderti nel cuore
      tuffarmi nel tuo immenso
      smarrirmi nei sogni e nei sussurri

      Disarmarti la mente di follia
      navigarti sulla pelle e ricamarti
      sull'empireo seno tuo di marmo
      gocce di cera calda come pioggia

      Spegnere i rumori con il mare
      lacrime di poesia ogni parola
      è così che voglio amarti.
      Mariana Nechita
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        Scritta da: Bramante

        Sonno...

        Sonno tu m'accarezzi
        ma lei mi manca!
        Notte su notte è il mio dolore
        Pensieri che muoiono nell'ombra
        Respiro aria, ma è una lama nella gola
        Il suo corpo non oso immaginare
        S'accumula il desiderio
        che amaro scorre nelle vene,
        osservo la notte che scivola
        nel silenzio d'una piuma.
        L'amo segretamente
        tra l'anima e l'ombra.
        Mariana Nechita
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          Scritta da: Bramante
          Rughe senza fine
          Solchi disperati
          Eco che sprofonda
          ... Sangue e lacrime
          trattengono il dolore
          frammentato nelle pieghe
          Ma quando incontro il tuo sorriso
          comincia l'infinito mio bel viso
          e l'inspiegabile dolore sparisce
          cullandomi d'amore, d'amore
          Tramonto e aurora è tutto in te
          Effimero dolore vola nell'inferno
          lasciando entrare i divini fiocchi
          del tramonto lago dei tuoi occhi.
          Mariana Nechita
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            Scritta da: Bramante
            Prenditi la pelle che tenevo addosso come fosse il tuo corpo.
            Lasciami solo,
            perché da solo io posso ritrovare la notte e il giorno che si rincorrono di nuovo.
            Posso così tornare a bere alla fonte l'acqua limpida di sorgente,
            correre nei prati a crepapelle
            sorridere di me come un pazzo
            tornare a perdermi nel mare per ore a infrangermi con lui nelle tempeste
            ad amarmi ed ad ascoltarmi
            quei silenzi che facevano di me un uomo.
            Mariana Nechita
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              Scritta da: Bramante
              Avrai un cuore purosangue
              e milioni di mappe per i tuoi cammini
              unico viaggio eterno della vita
              Danzerai nel buio come fosse luce
              ritrovandoci dentro la forza di tuo padre
              Rivolterai le zolle dell'intimo tuo terreno
              e renderai fertile tutti i tuoi dolori
              Cadrai mille volte nella merda
              e ancor più forte t'alzerai
              potrai vedere il paradiso
              se quella merda non ti avrà deriso
              Mangerai polvere e parole,
              guarderai negli occhi chi ti fugge
              dal tuo invisibile coraggio
              Ti pulirai il viso da milioni di sputi
              di uomini fottuti e poi svenduti
              Berrai acqua sporca d'ipocrisia
              d'un mondo falso dove non esiste lacrima
              che non sia dolore per se stessi
              Chiederai la resa al mondo infame
              dove il pane è sangue di letame
              Irradierai luce ai poveri d'amore
              impareranno a sfamarsi anche di silenzi
              Un sorriso un diamante da mostrare
              e non un dolore da ammaestrare
              Colleziona sogni come perle d'un rosario
              da colarti sulla pelle quando hai freddo
              e il mare minaccia di affondarti
              infinito o piccolo, il mondo è nelle tue mani
              la tua anima sia sempre una giostra
              e che la tua follia ne sia la ruota.
              Mariana Nechita
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                Scritta da: Bramante

                Madonna

                Distesa come la duna di un deserto
                su lenzuola immacolate come il latte
                Dagli abissi del tuo corpo acerbo
                carne da ardere per queste mie mani
                Ti ammiravo nel silenzio che pungeva
                come cicche di sigarette smorzavo ogni respiro
                mi bagnavo le labbra con la vista
                non potevo resisterti, non volevo
                Avrei profanato ogni cancello
                per aprire la tua porta, quella porta
                Una madonna distesa su pampini di glicini
                dalla finestra sentivo odor di pelle nuda
                inebriata di calore scivolava sulla seta
                Maledetto il mio destino che mi fa sentir bambino
                un giglio troppo giovane mi ha preso l'anima
                Mi pungo il cuore per non sentir dolore
                briciole di sale mi bruciano le ciglia
                e spengo il fuoco che arde nel braciere
                riempio l'attesa come cera sulle mani
                tu batti gli occhi nel silenzio e taci.
                Mariana Nechita
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