Le migliori poesie di Maria Lo Monaco

Scrittrice, nato lunedì 30 marzo 1959 a Roma (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Aquilablu59

L'idea

Eh già, ci si sbaglia.
Ci si fa un'idea di una persona,
ma poi ci si rende conto,
che l'idea era solo il frutto,
di ciò che volevamo sperare.
Ma le idee, sono sempre valide,
giuste o sbagliate.
Vuol dire che abbiamo un infinita fantasia,
e avere fantasia,
è indice di credere ancora,
nonostante tutto.
E la vita è, soprattutto credere.
Maria Lo Monaco
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    Scritta da: Aquilablu59

    Cyrano

    E poi si arriva alla frutta,
    certo è una strana sensazione.
    Ma forse è così che vanno le cose.
    Credo che sia il mio carattere,
    il mio modo di pensare,
    il voler vedere sempre il bello,
    in ogni azione.
    La mia sindrome di peter pan.
    Che non ammette la falsità.
    Ma noi, siamo adulti,
    e non bambini.
    Non siamo stupidi, nè cretini,
    per cui, ci sta,
    che ci vorrebbe la verità.
    Ma questa è la vita,
    ne prendo atto,
    anche se in cuor me ne dispiaccio!
    Come un moderno Cyrano,
    io non comprendo la menzogna,
    sfodero la penna, e quindi scrivo.
    Non uso armi, ma l'alfabeto,
    e dico ciò che penso,
    ma non sempre viene recepito.
    Per cui, che dirti mio caro amico,
    a buon intenditore non servono parole.
    Se nella menzogna vuoi restare,
    sei libero di fare come ti pare.
    Io mi chiudo, nel mio silenzio,
    accettando, il tuo modo di fare.
    Maria Lo Monaco
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      Scritta da: Aquilablu59

      Riflessioni

      Quanti anni sono passati,
      poi il silenzio è sceso tra noi,
      pesante, insistente,
      in modo travolgente.
      Ci è sfuggito come folate
      di vento impazzito.
      Nulla abbiamo potuto.
      Lui era sempre presente,
      un piccolo gesto,
      uno sguardo, un sorriso,
      una lieve carezza,
      che non è stata.
      L'abbiamo rincorso,
      afferrato, ma lui era sfrontato,
      forse geloso di quello
      che avevamo,
      e con fare spavaldo
      ci ha sfidato,
      ma con il tempo,
      la sua convivenza
      è stata accettata.
      Era parte di noi,
      un tenue filo,
      che si è tramutato in un cavo
      d'acciaio indistruttibile,
      contorto avvinghiato.
      Ed ora più niente ci sostiene,
      solo silenzio resta di noi.
      Maria Lo Monaco
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        Scritta da: Aquilablu59

        Pavido

        Sciocca, pazza imbevuta d'amore,
        non volli ascoltare la ragione.
        E di quell'essere che si definiva impavido,
        caddi nel ridicolo della sua viltà.
        Come un lampo che squarcia il cielo,
        nella pioggia della desolazione,
        in quella tela che avrebbe teso un ragno,
        io vidi solo un verme che strisciava.
        Con guance flaccide, nella sua calvizie,
        in preda alla paura di invecchiare.
        Si trascinava nel suo essere seriale,
        avvizzito in quella messa in scena della sua vita.
        Maria Lo Monaco
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          Scritta da: Aquilablu59

          Mondo affollato

          Ci si sente soli
          in un mondo affollato.
          La gente intorno
          crea confusione,
          escono parole.
          Passano le ore
          chiuse nelle uova.
          Non c'è un discorso,
          un filo logico,
          tante mattate,
          per non dir cazzate.
          Mi sento aliena,
          quasi alienata,
          in questa trance
          dove il nulla regna.
          Succube impotente
          dove il re non c'è.
          Si è perso il senso...
          la verità è pudica,
          e la menzogna
          si erge nella vita.
          Subdola insorge
          nello scalpore
          di questo squallore.
          Ci siamo persi,
          non c'è l'orientamento.
          Non c'è equilibrio,
          sogniamo l'emozione,
          ma non abbiamo
          la forza dell'azione.
          Maria Lo Monaco
          Composta mercoledì 11 gennaio 2017
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            Scritta da: Aquilablu59

            Me ne frego

            Me ne frego di te.
            Me ne frego di loro.
            Me ne frego di tutti.
            Degli occhi foderati di
            prosciutti.
            Dell'ipocrisia
            che ha perso
            l'emozione della follia.
            Mi avvolgo alla vita,
            la mia, che emana la gioia
            delle piccole cose.
            Di quell'apostrofo
            che vola sopra le note.
            Che mi sospinge
            nel vento dell'amore.
            Di quell'amore
            che stringe al cuore
            la semplicità del vivere
            senza costrizione.
            Maria Lo Monaco
            Composta sabato 17 marzo 2018
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              Scritta da: Aquilablu59

              Danzami nell'anima

              Danzami nell'anima
              costante musica
              di note impalpabili.
              In quel giardino
              segreto dove
              non scorre
              il tempo.
              Danzami nell'anima
              dove i fiori
              indossano
              i colori.
              Tra profumi
              e umori
              di corpi
              avvinti
              in gioia
              e dolore.
              Danzami nell'anima
              come un ritornello
              dove l'attimo
              è eterno.
              Danzami nell'anima
              musica
              inarrestabile,
              nello spartito
              della melodia.
              Danzami nell'anima.
              Maria Lo Monaco
              Composta mercoledì 8 novembre 2017
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                Scritta da: Aquilablu59

                Un alito di vento tra i colori dell'arcobaleno

                Quel muro alto che avevo alzato
                in tanti anni era crollato davanti a te.
                Ero in attesa da troppo tempo
                e ancora speravo nel sentimento.
                Puerile come un bambino,
                forse incantata in un mondo di fiabe.
                Percorrendo quell'illusione...
                ero già avvinta in quell'amore.
                Perduta la strada della ragione,
                iniziai ad assumere quella sostanza,
                come qualcosa di proibito.
                Dove era vietato non farne a meno,
                e mi sentivo ebbra di te.
                In quella assurda erotica tenerezza,
                sfiorai la fissazione, inciampando nella follia.
                Fu così forte l'uragano, inaspettato, violento,
                che non riuscii a trovare riparo.
                Come un fuscello mi trasportò.
                E poi venne l'arcobaleno,
                che in un alito di vento mi tramutò.
                Maria Lo Monaco
                Composta martedì 4 luglio 2017
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