Le migliori poesie di Luigi Vivenzio

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Scritta da: LUIGI VIVENZIO
M'innamoro del filo d'acqua
che dalla cannella
bagna l'asciutto
del catino abbandonato
e della ragnatela del mattino
imperlata di rugiada,
della nota alta
che si strozza in gola,
della debolezza dell'innamorato
che bacia il respiro
dell'amata addormentata,
dello sbadiglio di chi non ha dormito,
del tuono che romba,
del lampo che ruba
un attimo di luce,
del bambino e della donna
sfregiati
che alla prepotenza della storia
pagano il conto più salato,
del cane che al mattino
sotto la finestra mi saluta
con l'abbaio,
del gatto che per dispetto
non mi fa le fusa,
di una mano che s'allunga
che ho voglia di stringere
perché è nera,
di un volto scuro
pieno di paura,
della parola usurata
a volte male usata.
M'innamoro
di una lista
che non è finita,
perché s'allunga
per quanto è immenso
il dono di una vita.
Luigi Vivenzio
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    Scritta da: LUIGI VIVENZIO

    30 gennaio 2013

    Zebrata la bianca neve
    sulle cime aguzze
    annuncia presagi che nel sogno
    vedono nuvole all'orizzonte
    vanificare il costante desiderio,
    in un'attesa
    che non ha recinti.
    Assente è la parola
    che tampona,
    a volte sanguina,
    non concede tregua
    a chi affannoso arranca,
    cerca il respiro.
    Squarcia urli,
    rompe il buio
    della notte
    il mio amore ferito,
    viòla è la pelle che l'avvolge.
    Tu non hai più lacrime,
    il mare
    presta lacrime ai tuoi occhi,
    l'intonaco del muro si sfarina,
    lieve una mano
    sfiora il tuo voto,
    s'impiglia nei capelli.
    Luigi Vivenzio
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      Scritta da: LUIGI VIVENZIO

      Dopo tante lune

      Dopo tante lune
      ricordati di me.
      I tuoi passi silenti
      albeggiano
      nell'eco dell'ombra,
      la mano tesa
      ricongiunge oblii.
      Ora che la terra
      nutre sentimenti,
      i fiori del mandorlo
      profumano l'aria
      e le labbra tremano,
      riposo nell'alveo
      dell'infinito pensiero
      dei tuoi desideri.
      Dopo tanti emisferi argentei
      mi ricorderò di te.
      Luigi Vivenzio
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