Le migliori poesie di Barbara Brussa

Nato martedì 7 luglio 1970 a Venezia (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Barbara Brussa

La Cena

La cena?
Ci penso io!
Nuvole rosa, sulle quali sedersi
Un lembo di cielo, come tovaglia
La luce degli occhi,
per creare l'atmosfera

Spicchi di luna,
guarniti con schegge d'aurora
e conditi con succo d'amore
Una spolverata di stelle e...
buon appetito!
Mentre le note del cuore
si diffondono nell'aria...
si consumerà un ottimo piatto...
"ar-dente"!

Rigorosamente in due.
Barbara Brussa
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    Scritta da: Barbara Brussa

    Melodia delle Stelle Cadenti

    Su, vieni...
    dammi la mano!
    Saliamo questa scala,
    fatta di arcobaleno.
    Ci porterà dritti alla nostra dimora.
    Nuvola di cotone ci accoglie;
    coperta di cielo ci scalda;
    Quante volte mi hai fatto mangiare
    la luce della luna,
    affinché potessi vedere
    i tuoi occhi parlarmi?
    Ogni notte ci incontriamo lì.
    Lì, dove le parole
    farebbero troppo baccano.
    Lì, dove tu mi capisci
    e ti senti sereno.
    Lì, dove i tuoni amplificano
    i battiti dei nostri cuori.
    Lì, dove io so da dove proviene
    quella brezza leggera.
    Orchidea selvaggia...
    dalle tue labbra nasce una melodia:
    Melodia delle stelle cadenti.
    Non credo in tutto
    Non credo a tutto
    Ma credo in te...
    Aspettami ai piedi dell'arcobaleno
    e ti porterò lassù, ancora una volta.
    Aspettami! Non farò tardi...
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      Scritta da: Barbara Brussa

      Immersi nella luce di una candela

      La luce di una candela, nella stanza buia, crea arabescate immagini sui corpi nudi.

      Un alito di vento, ed esse iniziano una lenta danza sulla nostra pelle.
      Quasi volessero svegliarci dolcemente, senza rendersi conto che, seppur i corpi sono immobili, i nostri occhi sono aperti.

      Due occhi scuri che si perdono in due occhi chiari...
      in un lungo discorso. Senza inizio. Senza fine.
      E si dicono tutto ciò che le parole non potranno mai dire...

      Soli. Io e Te... immersi nella luce di una candela: unica testimone muta del nostro Amore.
      Barbara Brussa
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        Scritta da: Barbara Brussa

        Introduzione

        Ho visto il vento accarezzare la terra,
        e foglie secche e calpestate levarsi in volo
        per danzare nel vento.

        Ho visto occhi leggermi nell'anima,
        e ho udito l'anima narrarmi storie silenti.

        Ho visto un Cavaliere e la sua Dama
        amarsi nell'oscurità, bramando la luce del giorno;
        infine, ho visto la luce del giorno
        esplodere nelle tenebre
        per accendere d'eterno il loro amore...

        Guardando con gli occhi del cuore,
        ho assistito alla magica metamorfosi
        che trasforma l'impossibile
        in realmente possibile.
        Barbara Brussa
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          Scritta da: Barbara Brussa

          Pezzenti nell'anima

          Vivete di apparenze, di falsi sensi del dovere
          come se questo giustificasse ogni vostro volere
          Schermate la realtà, dietro una facciata dorata
          che cela allo sguardo distratto la vostra vita deteriorata.

          Ma poi, basta un colpo di vento
          a far sbattere le finestre di quel mondo fasullo
          e tutto finisce in un grande crollo
          Frantumi di dorata ipocrisia, ora palesano alla vista
          tutto lo squallore celato con frenesia

          Splenderà nel sole di terre lontane, la realtà liberata
          come fosse acqua che sgorga dalle fontane
          Un peso immane spiegherà le sue ali
          e volerà nell'orizzonte che divide i due mondi
          Questione di pochi secondi...

          Il vento, ora, ha smesso di soffiare
          Dignitosamente vi gira le spalle, vi lascia
          a raccogliere miserie nelle vostre stalle
          Quelle che considerate vittorie, sono solo false traiettorie

          Raccoglierete il sorriso amaro
          di un vento lontano che voleva essere un faro
          L'unica cosa che vi resta, tra le macerie di una vita
          dal cuore di cartapesta, vissuta nell'ipocrisia
          senza nemmeno troppa fantasia

          A voi, che vivete di apparenze
          auguro di riuscire a comprendere
          in un tempo non troppo lontano
          cosa sia la Dignità di un essere umano

          Senza Dignità e Rispetto
          (per voi stessi, e per gli altri)
          siete davvero poco attraenti: siete pezzenti

          Pezzenti nell'anima...
          Barbara Brussa
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            Scritta da: Barbara Brussa

            Siamo Vampiri

            Siamo fatti di luce
            ma destinati a vivere nelle tenebre
            Nel cuore della notte
            possiamo incontrarci
            siamo Vampiri
            e solo così possiamo amarci

            l'alba sta nascendo
            e i battiti del mio cuore rallentano
            quasi a voler trattenere la notte
            Ma una crudele lama di luce
            penetra le nostre ombre
            palesando al tuo sguardo
            le lacrime che rigano le mie gote

            Un bacio, un altro ancora
            e poi scappa Amore mio!
            Il sole si sta svegliando
            la sua luce ci annienterebbe
            se ci scoprisse insieme

            Attenderò che il mondo
            si riaddormenti
            Ingannerò la straziante attesa
            riempiendomi l'anima col profumo
            che hai lasciato sul cuscino
            Conterò i battiti del mio cuore triste
            Dieci, cento, mille, un milione...

            e ti sto già aspettando
            invocando il buio
            Ti aspetterò per sempre
            sfogliando le ore del giorno
            come petali di margherita

            Per sempre. Voglio sentire le tue mani su di me
            Per sempre. Il desiderio di abbattere tutte le distanze e fondermi con te
            Per sempre. Ingoierò le parole che non ho il coraggio di dirti
            Per sempre. Maledirò chi ci ha reso Vampiri
            Per sempre. Una scelta che non sai fare
            Per sempre. Un sussurro che dilata le nostre notti
            Per sempre. Amore mio ti Amo

            Siamo Vampiri
            ma non lo saremo per sempre
            se tu lo vorrai...
            Barbara Brussa
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              Scritta da: Barbara Brussa

              Sulla Porta del Paradiso

              Seduta, a gambe incrociate, chiudo gli occhi e sento...

              Sento dentro, tutto ciò che non riesco più a sentire fuori.

              Ho pianto lacrime amare, sulla porta del Paradiso,
              dove milioni di anime, prima di me,
              hanno bussato, elemosinando un miracolo
              che solo a pochi eletti è stato concesso.

              Chiedevo dei pennelli, per dipingere la tua mente
              di onestà, saggezza, coraggio e buon senso.
              In cambio, ti avrei dato tutta me stessa,
              e il mio sorriso, da stamparti nell'anima...

              Nessuno è venuto ad aprirmi,
              e nel silenzio imbarazzato delle stelle,
              chiunque avrebbe potuto udire il fruscio
              della mia anima, volare tra i miei pensieri.

              Se apri gli occhi, puoi vedere
              che qualcosa di sbagliato c'è.
              I tamburi del cuore battono fuori tempo,
              i silenzi sono stonati...

              Vuoi ascoltare i pensieri miei?
              Li ho impacchettati, ed ora
              stanno tutti dentro le mie tasche.
              Non è difficile prenderli,
              basterebbe allungare una mano...

              Segreti rubati dal profondo,
              valigie di ricordi, da riporre
              sullo scaffale più alto dell'armadio,
              finché un nuovo viaggio avrà inizio.
              Non sento nemmeno più
              il rumore fastidioso delle mie lacrime sfinite.
              È tempo di alzarsi.

              Camminerò lontano,
              assaggiando il gusto del dolore.
              Perché vidi la fine, prima dell'inizio,
              ma tu mi chiedesti di non aprire gli occhi,
              mi chiedesti di non vedere con gli occhi miei...

              Ed io lo feci, per essere parte di quell'onda,
              che non riesco più a fermare.
              Cadono le ombre...
              non posso, e non voglio, più nascondermi.

              Anche il diavolo piangerà,
              sarò la memoria di qualcosa
              che è riuscito soltanto ad annusare...

              Non chiedo alla vita la forza di sognare,
              ma chiedo ai sogni la forza di vivere la vita...
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                Scritta da: Barbara Brussa

                Avrei

                Avrei piantato semi di felicità
                nei solchi della tua vita

                Avrei cullato il tuo cuore
                fra le braccia del mio

                Sulle piantagioni infinite dell'anima
                avrei coltivato l'Amore
                Ti avrei fatto assaggiare
                ogni suo succoso frutto

                Avrei estirpato i tormenti
                dal tuo giardino segreto

                Ogni sera, avrei acceso
                una ad una
                tutte le stelle del nostro cielo
                per illuminare la passione
                dei nostri corpi

                e al mattino
                con un raggio di sole
                avrei dipinto di luce
                il tuo cuore

                Avrei potuto, avrei fatto
                Avrei...

                Se con un solo gesto
                tu non avessi calpestato i germogli
                spento ogni luce
                distrutto i nostri sogni
                oscurato le nostre vite

                Un solo gesto
                e non esiste più
                quel "Noi"
                che tanto ci aveva fatto sognare...
                Barbara Brussa
                Composta sabato 25 aprile 2009
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                  Scritta da: Barbara Brussa

                  Chantal

                  Per nove mesi, sono stata il tuo guscio.
                  Sono stata il tuo cibo, ho placato
                  la tua fame e la tua sete.

                  Poi, ho asciugato le tue lacrime
                  con i baci più dolci che avessi.
                  Ti ho insegnato a camminare, a parlare,
                  ad esprimere i tuoi bisogni.

                  Sono il tuo rifugio,
                  la spalla sulla quale potrai
                  sempre posare il capo,
                  la mano che mai dovrai cercare,
                  perché sarà sempre racchiusa sulla tua.
                  Anche quando non la potrai vedere.

                  Sono la tua inesauribile fonte d'Amore.
                  La fonte dalla quale hai attinto la vita.
                  Quella stessa vita che, ora, hai fatto tua.
                  Al momento opportuno, ti aiuterò a saltare
                  sul tetto del mondo.

                  Cercherò di farti fare un centro perfetto,
                  ma il resto sarà nelle tue mani,
                  nella tua mente, e nel tuo cuore...
                  Fanne buon uso, amore mio!

                  A me basterà guardare
                  la limpidezza dei tuoi occhi,
                  e vedere il tuo sorriso, per capire
                  che non avrò vissuto invano...
                  Barbara Brussa
                  Composta martedì 14 febbraio 2006
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