E mostri l'infinito dei tuoi sogni di speranza nel cielo grigio di una triste stanza, non osi dire ciò che devi, è giusto così, non c'è sole che ti dia sollievi.
L'ami ma non l'ami e il tuo pensiero si infrange su scogli che trafiggono la tua vita, lei piange; non c'è colpa se il fato ha voluto questo, non c'è colpa se l'ami, non è giusto.
Il viale della vita è un percorso netto, è già segnato, non puoi fate il matto e di cambiarlo non è deciso dalla ragione, non puoi farlo, non comanda neppure il cuore.
Chi decide sta in alto, fai di tutto per compiacerlo, mostri il meglio di te e della tua vita, ma tanto lui non cambia la tua salita.
Ciò che resta è privo di sentimento, lo sappiamo, ma così va il mondo, accettare di essere passivo, non è da te, ma almeno sentirò il tuo respiro...
Il tempo spazza via ogni cattivo ricordo, là dove il sole ha disegnato le nostre ombre, là dove siamo stati felice, là dove la nostra vita è stata segnata per sempre... Lo stesso luogo, lo stesso mare, lo stesso cielo, ma c'è solo silenzio, sento il mio respiro, ma non il tuo, sento la mia bocca, ma non la tua, mi avvolgo in un abbraccio vuoto senza il tuo... Tornare a sorridere come quel giorno è impensabile, la tua strada non è la mia, il tuo amore appartiene ad altri, non è mai stato mio se non nell'attimo di quel sorriso, di quello sguardo penetrato nella mia anima e nella tua...
Mille foglie volano al vento, sussurrano parole non dette. Il sigillo del nostro tempo. Lacrime che rigano il sonno Di un sogno mai vissuto, di un bacio non dato... i pensieri scricchiolano proprio come quelle foglie ormai secche, calpestate dai passi di uno sconosciuto... scomposte come le ciocche dei capelli di una bambola ritrovata in soffitta... come un soffio di vento penetrato nel cuore di chi non può amare, non vuole amare... Marco... L'uomo che camminava tra le righe del mio tempo... Tra le note stonate di una vita ribelle... Tra mille parole di una sera stellata... Tra una luna celata da nubi confuse... Confuse da un sogno che fugge lontano al comparir del sole che illumina il nostro amore...
Gocce salate bagnano il vento, spirali di fuoco scalfiscono la mente, tu sei lontano o fingi di esserlo per non soffrire ancora, per non amare ancora, per non morire ancora...
Se ho bisogno di guardare i tuoi occhi, mi basta guardare il cielo, se ho bisogno di sentire il tuo profumo mi basta annusare il vento, se ho bisogno di sentire amore, mi basta ascoltare il mio cuore...
Scusi? Un biglietto per l'inferno? Ho preparato con cura la valigia non voglio dimenticare proprio nulla né di te né di me, il ricordo, una burla.
Così mi sono decisa a partire nella notte che ancor deve arrivare per un posto ricco e assai affollato, vado domani, un posto l'ho già trovato.
Ho aspettato invano che venissi non c'era promessa, ma solo che ti decidessi. Piccola ingenua, ancora ci hai creduto che l'uomo amato parola aveva dato? Ma l'esperienza non ti ha insegnato nulla? Che l'uomo dice e poi scompare in una bolla?
Adesso parti e lì starai da sola perché lui ha deciso per te ancora...
Un amore immaginario vissuto come un sogno, nella testa ti avevo creato, col cuore ti avevo amato, ma era un abbaglio. Nel paese dell'amore avevamo viaggiato, seduti nel silenzio di un sol giorno vissuto.
Ti amo, me lo hai scritto, ma mai dimostrato perché ormai sconfitto nel tuo castello chiuso con mille emozioni avevi lottato e da una croce trafitto.
Passano i giorni, il sogno si dirada, non sei più presente sulla mia strada, straniero della vita non dire che è finita se nella testa pensi che io sono la tua vita...
L'illusione del tempo passa nella mente, l'illusione del tempo non mente, sarà il tempo a prenderti per mano a farti strada qui vicino oppure lontano. Il suo sorriso camuffato d'estate illumina le sue risate, false, ipocrite, ingannatrici han richiuso le tue cicatrici, ma per quanto poi mi chiedo se è facile da dietro un vetro dire e fare le magie e far vere le bugie? Io non son nessuno per suggerire a questo amore di volare o atterrare dentro il cuore di qualcuno.
Il tuo rifugio è un cono d'ombra, non pensare a lei, tieni la mente sgombra, accogli le pitture del suo cielo non giudicare il prossimo se è sincero.
Prendi la tavolozza del passato, mischia i colori controvento, imbratta ancora la tua tela, vola ancora, è primavera.
Hai permesso che la neve scendesse sul cuore, sulle foglie ingiallite d'autunno, noir, dipingi la tua musa con tinte di sole schizza i colori come fossi Renoir.
Guarda la tua opera, è quasi completa, manca un pizzico di nostalgia, e poi è la meta, ma non importa, tu segui l'istinto di un cuore ferito, però hai vinto.