Le migliori frasi di Gigliola Perin

Commerciante, nato domenica 25 ottobre 1970 a Valdagno (Italia)
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Scritta da: Gigliola Perin
Abbraccio la notte compagna silenziosa della mia anima. Sfioro con lo sguardo un cielo privo di stelle, a te, sogno, chiedo di portarmi nel tuo mondo. Fammi chiudere gli occhi e lascia che il mio cuore vaghi tra le pieghe del suo ricordo. Sfiorami con quella magia che sa portarmi da lui. Lascia che i miei occhi si spengano nella certezza che lo troverò ad attendermi in questa notte, dove il suo calore manca sempre più.
Gigliola Perin
Composta domenica 12 gennaio 2014
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    Scritta da: Gigliola Perin
    Sono giorni che giro su Facebook e vedo link di San Valentino. Ora mi chiedo, serve un giorno per dire ti voglio bene? Sembra che ci ricordiamo dell'amore solo il 14 febbraio. Io credo che per chi ama ogni giorno sia importante, ogni giorno sia un giorno da dire ti voglio bene, perché domani potrebbe non arrivare più. Quindi non aspettate solo quel giorno per festeggiare, ma ogni singolo secondo è importante, è brutto svegliarsi un mattino e scoprire che non l'avete detto abbastanza e magari il 14 vi ritroverete a dire auguri al cielo sperando che possa sentire chi amate quell'augurio.
    Gigliola Perin
    Composta giovedì 13 febbraio 2014
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      Scritta da: Gigliola Perin
      Avevo colorato la felicità con i pennelli del tramonto. Ho sentito il dolore nel buio della notte, ho dipinto le lacrime d'illusioni. Eppure ricerco i tuoi occhi in foto che mi parlano di te, di noi. Dove sei ora? Che senso ha il silenzio? Ora la strada che percorro sarà solo un lungo tramonto che accarezza la mia pelle.
      Gigliola Perin
      Composta domenica 5 gennaio 2014
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        Scritta da: Gigliola Perin
        Sogni inseguiti, toccati, vissuti. Non pensavo che mi avresti lasciata così presto, inseguo la tua voce nelle ombre della notte, sento ancora il tuo cuore battere per me, eppure mi giro e tu non ci sei più. Calde lacrime scendono in silenzio, forte, devo essere forte, perché questo s'aspettano da me, ma a chi urlerò il mio dolore se in questo letto tu non ci sei più. Ora devo solo andare avanti con passi lenti e le tue fotografie tra le mani. Il cuscino con ancora il segno del tuo viso, ora nelle notti che m'aspettano avrò solo il ricordo del tuo amore che mi è stato strappato troppo presto.
        Gigliola Perin
        Composta mercoledì 12 febbraio 2014
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