- House: Non esiste nulla nell'universo che non si possa spiegare... razionalmente. Questa serata, solo noi due sapevamo che volevi giocare... io non gliel'ho detto. - Wilson: Neanch'io è chiaro ormai. - House: Non c'era motivo, no! L'unica persona con cui ha fatto amicizia e lunghe chiacchierate è la tua affezionata paziente... e lei come lo sapeva? È improbabile che i miei pokerini diventino argomento di conversazione durante una visita medica, no quella è la classica cosa che si dice alla persona a cui di solito si racconta com'è stata la giornata. - Wilson: Basta! - House: Il rabbino, il consigliere spirituale, un genitore... non è la tua mamma vero? - Wilson: House dico sul serio, basta! - House: Tu vai a letto. - Wilson: Non è il momento. - House: Con la nostra paziente miracolata.
C'è nelle cose umane una marea che colta nel flusso conduce alla fortuna... ma perduta l'intero viaggio della nostra vita si arena sui fondali di miserie... ora noi navighiamo in un mare aperto, dobbiamo dunque prendere la corrente finché è a favore... oppure fallire l'impresa davanti a noi.
- Anna: Ruby non è come gli altri demoni. Mi ha salvato la vita. - Dean: Si, ho sentito dire. (Guarda Ruby) Credo che io... lo sai. - Ruby: Cosa? - Dean: Ti sono debitore per... Sam. E così volevo... lo sai. - Ruby: Non ti sforzare. - Dean: Allora il momento è finito. (Si rivolge a Sam) Bene, perché era strano.
- Damon: Ti ho baciata... Credevo che avessi ricambiato il bacio. Poi scopro che non eri tu, ma il tuo doppio. Come credi che stia? - Elena: Credo che tu sia ferito. - Damon: Nessuno può ferirmi, Elena. - Elena: No, non ammetti di essere ferito. Ti arrabbi, te lo tieni dentro e poi fai qualcosa di stupido. - Damon: Sei spaventata. Credi che Katherine mi spingerà a fare qualche pazzia, vero? Non ho bisogno di essere ferito per farlo... Perché... Perché ti sorprende tanto il fatto che ti bacerei? - Elena: Non mi sorprende. Sono sorpresa perché pensavi che avrei ricambiato il bacio. - Damon: Ora sono ferito.
Non fraintendermi Stefan. Non mi importa di essere io il cattivo. Prenderò le decisioni di vita o di morte mentre tu sei occupato a preoccuparti dei danni collaterali. Lascerò perfino che mi odi per questo. Ma alla fine sarò io quello che l'avrà salvata.