Sei tu la persona che voglio vicino a me quando i miei sogni si realizzeranno e sei tu quella che voglio vicino a me se non dovessero realizzarsi. Mi basta avere te... e nient'altro ha importanza.
- Sam: Sono morto, vero? - Dean: Ma che dici... - Sam: Hai venduto la tua anima come papà fece per te. - Dean: Oh, andiamo no! - Sam: Dimmi la verità. Dimmi la verità, Dean. - Dean: Sammy... - Sam: Quanto tempo ti ha dato? - Dean: Un anno, ho ottenuto un anno. - Sam: Non avresti dovuto farlo. Come hai potuto? - Dean: Non arrabbiarti con me, ti scongiuro. Dovevo farlo, dovevo occuparmi di te. È il mio compito! - Sam: E quale credi che sia il mio compito? - Dean: Cosa? - Sam: Tu mi hai salvato la via un mucchio di volte. Hai sacrificato tutto per me, non credi che farei lo stesso anch'io? Tu sei mio fratello e non c'è niente, niente che non farei per te. Non importa quanto ci vorrà, ma stavolta voglio essere io a salvarti la vita. - Dean: Si.
Mi chiamo Dexter e non so che cosa sono. Ma di certo so che c'è qualcosa di oscuro in me... e lo nascondo. Sicuramente non ne parlo, ma... c'è. Sempre. Questo oscuro passeggero. E quando è lui a guidare mi sento... Vivo. Dominato da questo fremito di malvagità assoluta. Non lo combatto, non voglio farlo. È tutto ciò che ho. Nessuno mi ama così, neppure io, purtroppo. E se invece fosse solo un imbroglio dell'oscuro passeggero? Perché, ultimamente, nei momenti in cui mi sento legato a qualcosa, o a qualcuno è come se mi scivolasse via la maschera e quelle cose, o persone, di cui non mi importava, in un istante diventano importanti... Terrorizzandomi.
- Damon: So che ami Stefan. E che amerai sempre Stefan. Ma io amo te. È giusto che tu lo sappia. - Elena: Lo so. - Damon: Avresti dovuto conoscermi nel 1864. Ti sarei piaciuto. - Elena: Tu mi piaci ora. Così come sei.
Ho sempre pensato di riuscire soltanto a scappare da tutto e da tutti, ma adesso ho capito che stavo correndo verso di te. Io ti amo, e ti amavo prima di conoscerti.
Secondo un'antica leggenda cinese: "il filo rosso del destino". Gli dei hanno attaccato un filo rosso alla caviglia di ciascuno di noi, collegando tutte le persone le cui vite sono destinate a toccarsi. Il filo può allungarsi, può aggrovigliarsi, ma non si rompe mai.
- Spike: Lezione numero due: fai domande precise... vuoi sapere come ho vinto? La domanda non è come ho vinto, ma come loro hanno perso. - Buffy: E c'è differenza? - Spike: C'è un'enorme differenza... La prima volta è stata ordinaria amministrazione, ma la seconda è stato un tocco di classe. Era in gamba, un vero osso duro. Ah, che battaglia! Avrei ballato con lei tutta la notte... Una volta aperte le danze non ti fermeresti più. Ti svegli ogni mattina con un interrogativo che ti ronza nel cervello: oggi sarà il giorno della mia morte? La morte ti sta alle costole e prima o poi ti piomberà addosso. Una parte di te lo vorrebbe, per mettere fine alla paura e all'incertezza... anche perché sei innamorata della morte! La morte è un'opera d'arte, la modelli con le tue mani giorno dopo giorno. L'ultimo respiro, quel senso di pace... Parte di te la vorrebbe disperatamente. Come sarà? Dove mi porterà? Ora lo vedrai, ecco il segreto. Non è nei pugni che non hai dato, o nei calci che non hai sferrato... loro lo hanno voluto! Ogni cacciatrice desidera la morte. Anche tu... presto o tardi vorrai morire. E in quel momento, in quel preciso momento in cui lo vorrai io sarò lì per te. Mi godrò il mio giorno speciale!