Nel mio college c'era una statua magica; tra gli studenti c'era l'antica usanza di strofinargli il naso per avere fortuna. La mia coinquilina del primo anno credeva molto nel potere di questa statua, e insisteva per andare a toccargli il naso prima di ogni esame. Forse avrebbe fatto meglio a studiare, visto che è stata buttata fuori al secondo anno. Ma il fatto è che ognuno di noi compie dei piccoli gesti scaramantici, e quando non si crede nelle statue magiche magari si evitano le fessure sui marciapiedi, o ci si infila sempre per prima la scarpa sinistra. O si tocca ferro. Se una fessura pesterai, allora sì saranno guai. L'ultima cosa che vorremmo fare è offendere gli dei.
La superstizione occupa quello spazio che c'è tra ciò che possiamo controllare e ciò che non possiamo controllare.
Se un soldino troverai, tutto il dì fortuna avrai. Nessuno vuole farsi sfuggire una occasione fortunata, ma dirsi questa cosa 33 volte aiuta davvero? Qualcuno ascolta veramente? E se nessuno ascolta, perché ci preoccupiamo di fare tutte le strane cose che facciamo? Ci affidiamo alle superstizioni perché siamo abbastanza intelligenti da sapere che non abbiamo tutte le risposte, e che la vita segue dei percorsi misteriosi.
Mai rifiutare una pozione, da qualunque parte arrivi.
Ogni volta che una donna fa sesso il suo corpo produce una sostanza che la induce a sentirsi emotivamente legata... Questa sostanza potrebbe essere responsabile anche delle tante domande terrificanti che involontariamente ci saltano in mente dopo un solo casuale appuntamento con un uomo... Domande del tipo: "Gli sarò piaciuta?", "Mi richiamerà mai?"... e un classico: "Dove mi porterà tutto questo?"... Quando si tratta di uomini, anche se cerchiamo di vedere tutto sotto la giusta luce, come mai finiamo sempre al buio?
Potete esservi liberati di Dan Humphrey, ma non vi libererete mai di me. Ci sarà sempre qualcuno al di fuori che vorrà entrare. Chi sono io? Questo è l'unico segreto che non svelerò mai. Xoxo Gossip Girl.