Scritta da: Silvana Stremiz
in Frasi di Film » Telefilm
Io non sono venuto a prenderti... sono venuto per stare con te...
dal film "SmallVille" di Serie TV
Io non sono venuto a prenderti... sono venuto per stare con te...
House: Prescrivimi la ricetta per il Vicodin.
Cameron: No.
House: Perché hai paura di fare la stessa fine di Wilson?
Cameron: Si.
Cameron: (Aprendo l'armadietto) tieni sono antidolorifici per le mestruazioni, andranno bene lo stesso.
Il libro più diffuso al mondo ci ricorda che siamo tutti peccatori. Ma non tutti i suoi lettori si sentono realmente in colpa per i peccati commessi.
Tutti noi ci immaginiamo artefici del nostro destino... capaci di determinare il corso delle nostre vite... ma siamo davvero noi a decidere la nostra ascesa e la nostra caduta?! O c'è una forza più grande di noi che stabilisce la nostra direzione?! È l'emozione che ci prende per mano?! È la scienza ha indicarci il cammino?! È Dio che interviene per tralci in salvo?!
Con suo disappunto non poter scegliere il proprio percorso è la triste condizione dell'uomo...
gli è solo dato come atteggiarsi quando il destino chiamerà... sperando che non gli manchi il coraggio di rispondere.
In ogni momento concessoci, il cervello ha 14 miliardi di neuroni che sfrecciano ad una velocità di 450 miglia all'ora. E noi non abbiamo alcun controllo sulla maggior parte di loro... quando ci raffreddiamo - abbiamo la pelle d'oca, quando ci eccitiamo - l'adrenalina. Il corpo asseconda spontaneamente i propri impulsi, il che ritengo influisca sull'incapacità che abbiamo di controllare i nostri.
...
Il corpo è schiavo dei suoi impulsi, ma ciò che ci rende umani è ciò che possiamo controllare. Dopo la tempesta, dopo la rabbia, dopo che il calore del momento è passato, possiamo raffreddarci e sistemare i casini che abbiamo fatto. Possiamo provare a lasciare perdere ciò che è stato e poi di nuovo!
Lucas: Henry David Thoreau ha scritto: vivi ogni stagione nel suo momento, respira l'aria, assaggia la bevanda, mordi il frutto e affida te stesso ai piaceri di ciascuna di quelle cose.
Il brutto della dipendenza è che non finisce mai bene. Perché ad un certo punto qualunque cosa sia quella che ti fa stare bene... smette di farti bene... e comincia a farti male.
Eppure dicono che non ti togli il vizio finché non tocchi il fondo. Ma come fai a sapere quando l'hai toccato?
Non importa quanto una cosa ci faccia male... certe volte rinunciare a quella cosa... fa ancora più male.
E se un giorno ti svegli e capisci che sei tu la delusione?
- Owen: Io sto cercando di amarti, perché non me lo permetti?
- Cristina: Burke, Burke era... lui ha preso qualcosa da me, mi ha portato via dei pezzetti di me, un pezzetto alla volta, pezzi così piccoli che non me ne sono accorta, voleva farmi essere qualcosa... qualcosa che non ero e mi sono trasformata in ciò che voleva. Un giorno ero io, Cristina Yang, e all'improvviso ho mentito per lui e ho messo a rischio la mia carriera e ho acconsentito a sposarlo e a portare un anello e a essere sua moglie... finché non mi sono trovata là, con l'abito bianco, senza sopracciglia e Cristina Yang non c'era più e perfino allora l'avrei sposato, l'avrei fatto... Ho perso me stessa per un periodo lunghissimo e ora che finalmente sono di nuovo me stessa, non posso... Io ti amo, ti amo più di quanto non amassi Burke, ti amo e questo mi fa paura da morire perché chiedendomi di ignorare la chiamata di Teddy ti sei preso un pezzo di me e io te l'ho lasciato fare e non deve mai più accadere...
Voglio tornare a crederci; nella musica e nell'arte. E anche nell'amore. E credere di aver fatto le giuste scelte, e sopratutto, avere il tempo di riparare ai troppi errori che ho fatto. In fondo voglio... sperare.