... e sono felice, come non ero da tanto... colpevole solo di quella scritta. Immensa. Su tutto il suo palazzo di fronte. Splendida diretta, vera. E ora non ho più dubbi. Non ho rimorsi, non ho più ombre. Non ho peccato, non ho più passato. Ho solo una grande voglia di ricominciare. E di essere felice. Con te gin. Sono sicuro. Sì, è proprio così. Vedi, l'ho anche scritto. Ho voglia di te!
Quel giorno mi sono svegliata e ho indossato il mio 28º vestito. Sono andata a un matrimonio dove nessuno mi ha chiesto di tenere il bouquet, di piegare un segnaposto, o di reggere il vestito mentre faceva pipì... Era tutto perfetto!... e non mi importava niente, perché, in quel momento, l'unica cosa di cui mi importava era la persona che mi aspettava all'altare e mi stava guardando come avevo sempre sperato...
- Ennis Del Mar: Ad ogni modo non ero neanche tanto divertente. - Cassie Cartwright: Ennis, le ragazze non si innamorano di quelli che le fanno ridere.
[Stefan restituisce ad Elena il suo diario che ha trovato nel cimitero] - Stefan: Ho pensato che forse l'avresti rivoluto. - Elena: Deve essermi caduto... grazie. - Stefan: Non preoccuparti, non l'ho letto. - Elena: No? Perché no? Chiunque altro l'avrebbe fatto. - Stefan: Beh, io vorrei che nessuno leggesse il mio. - Elena: Hai un diario? - Stefan: Sì, se non scrivo le cose me le dimentico. I ricordi sono troppo importanti.
- Stefan: Elena è affettuosa, è gentile, premurosa ed è altruista e tutto questo è reale. E sinceramente quando sto con lei io dimentico completamente quello che sono. - Lexi: Oh mio Dio... sei innamorato di lei. - Stefan: Già. Sì è così.