Sei solo chiacchiere e distintivo, chiacchiere e distintivo.
Al Capone (Robert De Niro)
dal film "Gli intoccabili" di Brian De Palma
Sei solo chiacchiere e distintivo, chiacchiere e distintivo.
Perché perché perché perché perché perché perché perché.
Perché perché perché.
Mi sa che voi sulla terra sprechiate il vostro tempo a porvi troppi perché.
D'inverno non vedete l'ora che arrivi l'estate, e poi, d'estate avete paura che ritorni l'inverno.
Per questo, non vi stancate mai di viaggiare, di rincorrere il posto dove non siete, dove sempre stare.
Non dev'essere un bel lavoro.
Sulla pagina sembrava... niente... un inizio semplice, quasi comico. Appena un palpito, con fagotti, corni di bassetto... come lo schiudersi di un vecchio cofano. Dopodiché, a un tratto, ecco emergere un oboe... una sola nota sospesa immobile, finché un clarinetto ne prende il posto, addolcendola con una frase di una tale delizia. Quella non era la composizione di una scimmia ammaestrata... no era una musica che non avevo mai udito, espressione di tali desideri... di tali irrefrenabili desideri... mi sembrava di ascoltare la voce di Dio.
Blair: Cosa vuoi fare?
Chuck: Potrei farti la stessa domanda, perfetto gentiluomo, perfetto cavaliere, è un disco rotto ormai. Aggiornati con i tempi, lui ti annoia.
Blair: Tu ti sei preso gioco di me davanti al New York Times. Conferma l'opinione che di te non ci si può fidare, Nate è un gentiluomo non farebbe mai una scenata
Chuck: Ma non ti fa andare su di giri.
Blair: A proposito di andare, è quello che devi fare.
- Peter: È assurdo è solo un cane.
- James: Solo un cane? Solo? Che orribile e mortificante parola. È come dire, non può scalare quella montagna, è solo un uomo. O quello non è un diamante, è solo un sasso. Solo.
Ho sempre invidiato i pazzi... sono le persone più fortunate di questo mondo, perché non hanno la consapevolezza dello schifo che li circonda!
I miei sentimenti non saranno domati.
Vorrei che ci fosse un solo giorno in cui io non debba sentirmi così confuso e non debba provare la sensazione di vergognarmi di tutto.
Passa la vita. Passa la morte. Tutto svanisce al mondo, e nulla più rimane.
Questa è l'eterna sorte delle esistenze umane,
anche dal bene nasce il male,
e i rinnovati inganni alla gente mortale.
Accrescono gli affanni, sui viventi si accumula il peccato, come polvere fina,
finché l'uomo è schiacciato, e finisce in rovina.
Le folli cupidigie e le ambizioni sconvolgono la mente,
e alle più inique azioni giunge l'uomo furente.
L'insaziabile sete del potere la gloria spezza,
e per vendetta il vinto può cadere nell'infima bassezza.
Così succede che il valor del forte tristemente si unisce alla viltà.
È una comune sorte, che entrambi annienterà.
Perciò di tutto quel che l'uomo compie, in questo mondo nulla resterà.
Dimenticate il resto e ditelo solo a me.