Tu sei uno schiavo Neo! Come tutti gli altri sei nato in catene, sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore, una prigione per la tua mente!
Peter: Amore? Non ne ho mai sentito parlare... Wendy: Oserei dire che l'hai provato di persona... per qualcosa, per qualcuno... Peter: Mai. Solo il suono mi offende.
E così il tempo dei Samurai era giunto alla fine. Le nazioni, come gli uomini, si dice talvolta hanno un loro destino. Quanto al capitano americano, non se ne ebbe più notizia; per alcuni è morto per le ferite... per altri, invece, è tornato nel suo Paese. Ma a me piace pensare che abbia trovato, finalmente, quel poco di pace che tutti cerchiamo e che solo alcuni raggiungono.
- Jack: Qual è il tuo piano? - Will: La raggiungo e la perlustro finché non trovo la tua dannata chiave. - Jack: e se c'è l'equipaggio? - Will: Farò strage di chiunque mi si pari davanti. - Jack: Mi piace! Semplice, facile da ricordare!
Will: Mio padre non era un pirata! [Estrae la spada] Jack: Mettila via figliolo, non ti fare battere un'altra volta... Will: Non mi hai battuto mai, tu hai ignorato tutte le regole in leale duello ti ucciderei. Jack: Così non è che mi incoraggi a combattere lealmente, no!?
Mi piace immaginare che il mondo sia un unico grande meccanismo. Sai, le macchine non hanno pezzi in più. Hanno esattamente il numero e il tipo di pezzi che servono. Così io penso che se il mondo è una grande macchina, io devo essere qui per qualche motivo. E anche tu!