Post inseriti da Giovanni Battista Quinto

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Scritto da: Giovanni Battista Quinto
Mai assecondare la volontà di un soggetto presuntuoso ed arrogante; di chi pretende rispetto senza offrire alcun rispetto; di chi guarda al proprio tornaconto macchiando la sua vita d'irritante e spropositato egoismo; di chi calpesta i diritti dei più "deboli", per accrescer l'orgoglio personale e sentirsi così... un superuomo. Ecco, andreste ad assecondare un uomo da niente.
Composto martedì 28 febbraio 2017
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    Scritto da: Giovanni Battista Quinto
    Grazie Gesù, per la vita che mi hai donato; grazie per l'amore che avvolge il cuor protetto da sguardo benevolo, da infinito calore paterno. Grazie per la stima, per l'amicizia che serbi nei confronti di chi non ha ben compreso il valore di ciò che possiede; per il nuovo giorno, per l'alba ed il tramonto, per la bellezza ch'io assaporo nel guardare un fiore luminoso, nel quale ammiro il tuo mite volto. Ringrazio Te, o Gesù, per la forza che sostiene il mio corpo e, con esso, lo spirito indebolito; per le infinite volte che mi hai sottratto al pericolo; per la dolcezza e le carezze ricevute nel momento in cui l'amarezza diventa più dura, non lasciando spazio ad altro positivo pensiero. Ti ringrazio, nuovamente, per aver asciugato le lacrime del fratello indigente, del barbone disteso sul freddo marmo, abbandonato dal mondo, rinnegato dall'indifferente società, ma non da te, unica Essenza a far la differenza. Ringraziamenti giungono a Te, per aver scelto me... come umile tuo servo; per aver concesso la grande occasione di servirti attraverso la candida innocenza espressa dai bimbi; per l'impegno e la responsabilità nel camminar con loro e con Te, tutti insieme, mano nella mano. Molti vivono il personale tempo chiedendo grazie e giovamento. Molti, dopo aver ricevuto, ti hanno posto in un piccolo ed angusto angolo di cuore, altri ancora... t'hanno dimenticato, addirittura. E Tu, dolce Tesoro, con lacrime di dolore, resti lì; in attesa d'un segno gentile che tornerà, certo che si! Ma solo quando l'uomo avrà nuovamente bisogno di Te; perché, amato Fiore, come sempre risponderai alla poca riconoscenza, con umiltà e trasparenza... l'uomo chiede, ma non riconosce ciò che gli è stato concesso! Non apprezza, non ricorda di ringraziare chi ha amato senza condizioni; donando la sua vita per noi, uomini imperfetti.
    Composto giovedì 19 febbraio 2015
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      Scritto da: Giovanni Battista Quinto
      Chi pensa di passare alla storia speculando sulla pelle dei poveri cittadini, sbaglia di grosso. L'onore si ottiene conferendo dignità a chi per troppo tempo non l'ha avuta, a chi ha donato un po' di cuore per dar forma, bellezza e candore ad un tempio, ad una Chiesa o all'intera Nazione. Un "povero" chiacchierone, esibizionista nonché astuto millantatore, che ha vissuto chiedendo soldi, onori e gloria (rinnegando d'averlo fatto, in seguito), otterrà ciò che in vita ha dato: il nulla di fatto!
      Smettiamola di adorare il Dio danaro e cerchiamo di dare validi esempi ai bambini; ai futuri cittadini!

      Voglio bene a tutti; non ho nemici, ma certe cose non riesco a digerirle, nonostante l'antiacido in compresse masticabili all'arancia che assumo da tempo. Perché?
      Perché qualche "signore" di chiesa, con il proprio agire, potrebbe indirettamente esser causa di ulcera!

      Bisogna dare un'immagine giusta di nostro signore. Guai a chi si nasconde dietro Gesù o dietro la Madonna per portare avanti i propri interessi o per speculare sulla povera gente che già di problemi ne ha abbastanza (e certamente non ha soldi da buttare al vento)!
      Dio è giustizia, è umiltà, è amore vero, è povertà materiale; è ricchezza spirituale.
      Composto domenica 19 febbraio 2017
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        Scritto da: Giovanni Battista Quinto
        Ogni lacrima caduta dal cuor ferito di una donna, è un grido d'amore che s'espande nell'aria, per poi perdersi in silenzi ed afflizioni. Fate in modo che sia ogni giorno San Valentino... Abbiate il coraggio di Amare le donne! L'amore è purezza e bene assoluto. La violenza è soltanto male e non ha giustificazioni.
        Composto martedì 14 febbraio 2017
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          Scritto da: Giovanni Battista Quinto
          A volte si paga a caro prezzo la decisione di non andare al passo con determinati tempi (moderni), nei quali la tecnologia ha un suo importante ed evidente peso, sia materiale che morale. Oggi se non sei altamente tecnologico, ti escludono da qualsiasi comunicazione. Li vedi per strada, inforcano occhiali, corrugan la fronte, inutil bisogno di mettersi in mostra, seguendo la moda, l'agire comune; ma io son felice, perché resto immune. Sembran dottori; o gran pecoroni? Oggigiorno se non hai l'ultimo Smartphone di lusso, sei condannato a restare isolato dal mondo, dai gruppi, dalle informazioni e dal fatto che tutti sian perennemente chini su aggeggi inumani, come automi illusi e derisi dalla materiale nonché spendacciona società. Riprendete la vostra vita... educando i pargoli ad un uso sensato dei prodotti tecnologici, altrimenti i futuri cittadini del domani rischieranno seriamente di perdere l'anima. Ve lo dice uno che non conta nulla nella società, ma che medita molto...
          Composto lunedì 13 febbraio 2017
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            Scritto da: Giovanni Battista Quinto
            Sono del parere che un qualsiasi essere umano abbia il diritto sacrosanto di "peccare" o di far ciò che gli pare, a patto che non violi i diritti e la dignità del prossimo. Non v'è istruzione né crescita interiore, senza rispetto ed educazione. Per ovviare a ciò, l'educazione ci viene ampiamente incontro nel professar, prima di ogni altra fede, il principio del rispetto reciproco. Senza rispetto reciproco, ogni sforzo risulta esser vano tentativo di crescita interiore. Buona domenica.
            Composto domenica 12 febbraio 2017
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              Scritto da: Giovanni Battista Quinto
              Affidiamo l'anima ricolma di Luce al ricordo, al dolore, al rimpianto, all'esempio che lasciasti agli amati figli, ai tuoi adorati nipoti ed a me, caro zio.
              Un gradito segno d'umiltà, di saggezza, di vera umanità... ricorda puntualmente a noi tutti che la vita è un perdersi tra gioie e dolori, tra lacrime e sorrisi, tra sudore ed attimi di serenità ed è in tali condizioni che Dio plasma l'uomo onesto e leale, valoroso e silenzioso, giudizioso e coraggioso.
              Il tempo passa ed è bello ritrovarsi tutti in unione fraterna nel ricordare chi tanto amò l'amata consorte... oltre la vita, sfidando la sorte; è infinitamente piacevole ammirare chi conferì a noi tutti la capacità di affrontare il difficile cammino con cuore puro, con solidarietà e amor filiale.
              .
              Il tempo passa, ma mai riuscirà a cancellare il ricordo e la verde speranza.
              Speranza di rivederci un domani... nell'Eternità.

              Tuo nipote Giovanni Battista Quinto

              eterno riposo, dona lui, o Gesù, ed illumina il cuor suo di gioia ed eternità. La tua grazia sia sempre con lui e con l'amata consorte, sua dolce metà. Amen.
              Composto giovedì 9 febbraio 2017
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                Scritto da: Giovanni Battista Quinto
                Ricordo come fosse ieri (sento di appartenere all'ottocento) quel cambiamento decisivo avutosi in ambito sociale con l'avvento della rivoluzione industriale tra il finire del xviii secolo e gli inizi del xix, quando alle molte donne, relegate per anni ai ruoli marginali e private sovente della necessaria dignità, venne concessa la possibilità di entrare nel circuito produttivo. Il lavoro occupava gran parte della giornata, sottraendo ore preziose da dedicare alla prole, sempre più abbandonata a se stessa.
                In quest'ottica qualcuno inizia a cercar soluzioni idonee per sopperire alla sempre più crescente mancanza d'affetto ed alla elevata mortalità infantile dovuta ai numerosi abbandoni.
                Nascono i primi "rifugi" infantili in Inghilterra: le Dame School!
                Altri tentativi si ebbero in Italia (Scolette e custodie a carattere religioso) con l'istituzione di luoghi che all'accoglienza dei fanciulli affiancavano un tentativo di alfabetizzazione. In Alsazia bisogna ricordare "il ricovero dei bambini" nato sempre alla fine del'700 ad opera di Oberlin, pastore protestante che per la prima volta sottolinea l'importanza del gioco da unire ad una sana attività di giardinaggio.
                La svolta decisiva si ebbe, però, nella metà degli anni 50 del xix secolo quando si prese coscienza delle reali necessità Pedagogiche ed educative da attuare necessariamente per migliorare il contesto sociale del tempo, ancora molto arretrato su svariati aspetti.
                Nasce la figura del Pedagogista che potrei sintetizzare in tal modo: più istruzione, più cultura, più formazione.
                Un mio grande "idolo", studiato con particolare attenzione ed interesse è stato il mitico federico froebel il quale, grazie all'intuito ed alla infinita passione per i bambini, fonda il giardino d'infanzia. Oserei dire, se permettete..., un mix unico fatto di gioco, passione per la natura, socializzazione positiva (generata dalle prime due).
                Il gioco è fondamentale per la crescita del bambino perché lo avvia alla società, al rapporto umano, al rispetto delle regole (il gioco necessita di regole), stimola la fantasia, fa scoprire l'essere più vero che c'è in noi. Il gioco è vita! E la natura è scoperta sempre nuova, che ci porta al contatto con l'invisibile, con tutto ciò che si trova oltre il visibile. È cosa necessaria, a mio avviso, far riscoprire al bambino un nuovo modo di porsi nella società, togliendo di torno innanzitutto quegli aggeggi infernali che sono i prodotti tecnologici! Il bambino deve vivere la società in prima persona, giocando, simpatizzando con gli amichetti, imparando a guardare il prossimo suo negli occhi. S'è persa l'abitudine di guardarsi negli occhi perché non sappiamo più guardarci dentro, presi da una tecnologia che avanza senza lasciar spazio al rapporto umano dove a parlare non è un videogioco, ma un cuore fatto di carne e spirito.
                I bambini ci chiedono aiuto, i mal di testa sono in aumento, le depressioni infantili ancor più, ma molti non domandano a se stessi il perché!
                Aiutiamoli a crescere senza vizi né costrizioni, ma con infinite virtù, generosità e rispetto in cuor; ricordando l'esempio di illustri Pedagogisti come Froebel, Giovanni Enrico Pestalozzi, Maria Montessori, le sorelle Rosa e Carolina Agazzi;
                senza dimenticare il nostro amatissimo Papa Francesco.

                Buongiorno.
                Composto mercoledì 8 febbraio 2017
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                  Scritto da: Giovanni Battista Quinto
                  I peccati che ci conducono verso l'oscurità sono pochi e sono questi:
                  1)non riconoscere Dio;
                  2)rubare;
                  3)sottrarre la libertà al prossimo con ogni azione o mezzo;
                  4)chiedere soldi in nome di Dio.
                  Quest'ultimo peccato ci proietta direttamente nella prima dimensione (oscurità ed assenza di luce). La carità è importante se fatta nel modo giusto; es: nel far sorridere un bambino o un anziano, nel renderli importanti donando loro amore sincero e puro. Dona una carezza e avrai due punti in più! Un gesto di vera carità si manifesta in tutto il suo splendore inviando semplicemente un saluto, un sorriso per dire "ti sono vicino" ed offrendo considerazione e lealtà. Carità non vuol dire andare casa per casa a chiedere soldi in cambio di suffragi, o di altre incombenze di carattere religioso. Non si deve "usare" il nome di Dio per sanare debiti di alcun genere, altrimenti ti sarà sottratto tutto, poco a poco ed in poco tempo! Tutto! Fate le persone serie, rispettate Dio e nulla vi sarà tolto. Ps. Dio non toglie nulla... siamo noi che, "nell'allontanarci dal bene", incorriamo nel male. Siamo uomini imperfetti, ma possiamo migliorare.
                  Composto giovedì 2 febbraio 2017
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