in Diario (Quotidianità)
Ci sono cose che capitano una sola volta nella vita. Tipo me. Mi sembrava corretto avvisarvi.
Composto sabato 4 aprile 2015
Ci sono cose che capitano una sola volta nella vita. Tipo me. Mi sembrava corretto avvisarvi.
Se mi dovessero dare la possibilità di rinascere sarò sempre come sono ora: imperfetta, unica e soprattutto me stessa.
Le persone non sono mai quello che ti dicono di essere: ti ingannano, ti usano, ti deludono. Sotto ogni punto di vista.
Ci sono persone che non perdonerò mai e altre che ho già cancellato da sempre, altre che non capirò mai, altre che amo, altre che non vorrò mai conoscere.
Riuscire a esprimere disprezzo senza perdere le buone maniere è la dote migliore.
Un giorno morirò e su questo non si discute, nessuno è immortale, ma le mie frasi anche se non degne di scrittrice resteranno per sempre.
Come può esserci così tanta cattiveria e invidia anche nel mondo virtuale? Per una pagina? Dover subire cose assurde, come offese, infamie, come è possibile voler distruggere l'impegno che una persona mette nello scrivere le proprie emozioni, o quelle di altri? Mi domando se ne valga la pena, cercare tranquillità, dove cercano di togliertela. Troppe domande e molte risposte. Cattiveria, invidia, frustrazione. Per una cosa che dovrebbe essere un passatempo ma che per troppi ormai è diventato l'unico motivo di vita. Non per me fortunatamente.
Chi da la colpa agli altri, per tutto quello che accade, si dimentica di fare il "mea culpa" la coerenza appartiene a pochi, e l'ignoranza a tanti. Eh! Già.
Non regalo i "ti voglio bene" come noccioline, il mio parte dal cuore come potrebbe partirmi un "vai a quel paese".
Sono buona, comprendo, so essere un'amica, ti do il mio cuore non solo nel bisogno, odio le prese per i fondelli, e se mi accorgo che mi stai usando è finita. Il mio essere disponibile non ti autorizza a usare la prepotenza.